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[Visual] Grafica e locandine, creativi o copiativi?

[Visual] Grafica e locandine, creativi o copiativi?

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In grafica, si sa, essere originali non è mai facile. La scelta di uno stile, una visione, il modo di rappresentare una storia o un concetto vengono spesso influenzate da un’immaginario “visual” collettivo. Per una creazione assomigliare a qualcosa che si è già visto non è necessariamente negativo. Sposare o declinare uno stile o un concept grafico e fotografico che già in passato ha riscosso successo produce spesso nell’osservatore lo stesso gradimento generato da visual simili in passato.

E’ importante, per grafici e designer saper riconoscere uno stile (o un template) di successo e imparare a gestirlo e interpretarlo in modo intelligente in maniera che non appaia una copia smaccata di qualcos’altro ed evitando il rischio “tarocco cinese” che sminuirebbe il contenuto veicolato.
Nel mondo del cinema le combinazioni degli elementi che costituiscono la locandina di un film sono svariate ma l’utilizzo di stili particolari è ripetuto in maniera seriale. Ecco una serie di incredibili somiglianze fra i poster di alcuni film famosi, alcuni ben fatti, altri invece scopiazzature di bassa qualità.

Valutate voi.
Gli occhiali che riflettono

Bianco, nero e rosso

Lassù qualcuno ci guarda

Occhio per occhio

Tra le gambe…

Presi alle spalle

Vincenzo Dell'Olio

Nei 20 anni di esperienza nel settore della comunicazione e del markerting digitale ha ideato e seguito le strategie di grandi Aziende come Volkswagen, Audi, Parmalat, Bonomelli, Rai, Monster, Sony Mobile, Vans, Red Bull. Dal 2015 è docente per il corso di Social Media e Web TV all’Università IULM di Milano. Dal 2021 insegna Digital Content Strategy allo IED. Scrive tanto, analizza di più, non è immune dalle serie tv. Sociologo, di base.