fbpx

Una Gif di Ronaldo può fare la differenza?

Nel post di oggi non parlo di marketing digitale in maniera teorica ma provo a mettere in piedi un esperimento Seo.

Oggi Ronaldo, nuovo giocatore della Juventus e caso di mercato dell’estate, ha segnato i suoi primi due gol nel campionato di Serie A.

Tifosi ed estimatori nelle prossime ore cercheranno sul web la Gif Animata che mostra la tipica esultanza di Cr7 per la prima volta in maglia Bianconera.

Quanto posizionare in SERP un contento simile può creare un picco di visibilità in un sito? Lo vedremo.

Seguite il post perché tra qualche giorno pubblicherò l’andamento delle visualizzazioni di questo file sul web.

Cristiano Ronaldo animated Gif esultanza Juventus

Animated Gif Ronaldo Juventus

Trend dell’ultimo anno Gif Cristiano Ronaldo

Update: Sull’onda del successo di questo post aggiungo altre Gif di gol di Cristiano Ronaldo per verificare se nel tempo aggiornando alcuni post è possibile dargli nuova vita lato SEO.

Cristiano Ronaldo Gif Gol Sampdoria

Cristiano Ronaldo – Gol di testa contro la Sampdoria – animated Gif

Cristiano Ronaldo, analisi di un trend tra ricerche, hashtag e rialzi in borsa

Cristiano Ronaldo, analisi di un trend tra ricerche, hashtag e rialzi in borsa

Cristiano Ronaldo è della Juve!

Che sia effettivamente l’acquisto del secolo o meno non lo so (forse si) ma per quello che riguarda i temi di cui tratto su questo blog vale la pena dare un’occhiata all’evoluzione temporale della trattativa di calciomercato dal punto di vista del web.

Com’è possibile tracciare l’impatto della stessa sugli interessi degli utenti italiani? Cosa ne scaturisce? Quali relazioni ci sono tra avvenimenti di cronaca e vita digitale?

Come prima cosa, dall’analisi dei trend di ricerca su Google c’è da dire che negli ultimi 5 anni solo una volta in Italia si era registrato un picco di ricerche legate a questo campione di calcio. Era il 3 aprile 2018 e durante il match dei quarti di finale tra il suo Real Madrid e la Juve (guarda caso) il portoghese aveva tirato fuori un gol in rovesciata spettacolare al punto da essere applaudito persino dai tifosi avversari. Era scaturito un’interesse maniacale su gesto atletico mostrato in un replay praticamente senza fine per le settimane a venire.

trend-di-ricerca-ronaldo-italia-luglio-2018

Ecco, adesso considerate che quel picco che sembrava già così importante, registrato per l’appunto tra il 3 e il 4 di aprile (lo vedete nel grafico sopra poco prima del picco massimo) è oggi solo un settimo di quello registrato nell’ultima settimana prima della chiusura della trattativa quindi dall’1 al 7 luglio e sarà sicuramente meno di un decimo in quella in corso tra l’8 e il 15 (scrivo questo post l’indomani dell’annuncio ufficiale ma è già evidente che a metà settimana le ricerche eguaglino quella precedente).

Insomma è chiaro ormai a tutti che il web sia una cartina tornasole utile a stimare l’impatto di una notizia sulle persone. Ma non solo, come in questo caso, si possono ipotizzare e misurare le possibili conseguenze in termini di ritorni degli investimenti dal punto di vista di sponsorizzazioni, merchandising, diritti televisivi, brand awareness e quant’altro.

“Ronaldo” si avvia ad essere il personaggio e la notizia più cercata nel web italiano nel 2018. Più dei mondiali di calcio o della scomparsa di Fabrizio Frizzi che tanto aveva toccato gli utenti qualche mese fa.

trend-di-ricerca-frizzi-mondiali-ronaldo

Provando a confrontare l’andamento in borsa del titolo Juventus nell’ultimo mese, lo spazio sui media e le ricerche online degli utenti vediamo una matematica confluenza.

Nelle settimane recenti il primo scostamento dai valori medi di ricerca su google l’abbiamo registrato il 3 luglio, giorno in cui è circolata la voce concretizzatasi poi nella prima pagina di Marca, quotidiano sportivo spagnolo che per primo, il giorno dopo, ha dato la notizia di una trattativa in corso.

Marca-abola-cristiano-ronaldo-juventus-prime-notizie-3-luglio

trend-di-ricerca-ronaldo-italia-3-10-luglio-2018

Dall’altra parte, il fronte che interessa agli investitori e agli amministratori delegati, è esattamente il 3 luglio che il titolo Juventus registra il primo picco, un valore al di sopra degli andamenti dell’ultimo mese. Inutile dire poi che il 4 e il 5 con le conferme della trattativa e della concretezza di una possibile finalizzazione le ricerche da una parte e il titolo in borsa dall’altro hanno visto rialzi ancora più sostanziosi.

trend-borsa-titolo-juventus-luglio-2018-ronaldo

Dal 7 al 9 poi l’interesse è diminuito, attendendosi sviluppi nei giorni a seguire ma non in modo imminente (almeno così recitavano i media sportivi). Nel pomeriggio del 10 luglio poi la comunicazione prima ufficiosa e poi ufficiale che annuncia il buon esito della trattativa genera un nuovo altissimo picco sia del titolo in borsa che delle ricerche su Google* oltre, naturalmente che trend topic a rotazione su Twitter (*il picco Google del 10 non è visualizzato nel grafico sopra poiché aggiornato al giorno prima nel momento in cui sto scrivendo).

trend topic CR7allaJuventus

Sono tante le correlazioni e le informazioni che il web ci dà riguarda a questa vicenda. Per forza di cose questa analisi resta in superficie e meriterebbe di essere approfondita ancora meglio tra qualche giorno. Ad esempio si potrebbe indagare come si stabilizzano le ricerche su CR7 rispetto al passato o il valore del titolo stesso della Juve piuttosto che monitorare l’eco mondiale della notizia o le caratteristiche socio demografiche di chi ne parla sui social (qui sotto vedete uno spaccato sui tweet pubblicati oggi, il giorno dopo dell’annuncio, su Sesso e paese di pubblicazione del tweet).

 Tweet-cristiano-ronaldo Tweet-cristiano-ronaldo-worldwide

In conclusione attraverso il caso Ronaldo vediamo quanto la real time analysis del web possa fare la differenza in ambito marketing e in ambito finanziario al punto da supportare una serie di decisioni come: decidere se investire o meno su un titolo in borsa, valutare se pubblicare o meno contenuti tematici in base alle potenzialità in termini di visibilità di un dato tema, comprendere l’importanza di un investimento o un’azione di comunicazione in termini di impatto sull’opinione pubblica, etc. etc. Se e quando può fare al caso vostro e della vostra azienda inseritela all’interno degli strumenti e delle metodologie per effettuarla in modo sistematico. Carpe Diem…

[VIDEO] I 5 spot più virali del 2015

Non importa quanto sei in grado di sborsare per dare visibilità ad un video, la viralità non la si compra. Piuttosto, se sei bravo, puoi inventare qualcosa ad alto potenziale virale. Ma anche li di scientifico c’è solo una parte, piccola, legata allo standard usato per raccontare un prodotto o un brand.
E’ proprio quella piccola parte che cerco di scovare analizzando periodicamente i video più condivisi del web. Capire “cosa sta funzionando di più“. Intravedere i pilastri di storytelling che ci stanno dietro.
Questa volta passiamo in rassegna i 5 video con il più alto numero di share del 2015. Nel caso dei video di seguito vedrete come un punto in comune in almeno 3 di loro (4 se consideriamo i pupazzi Disney) sono gli animali e l’effetto “tenerezza” che si portano dietro. In 2 su 5 il video è montato con la tecnica della candid camera registrata in luoghi pubblici, altro format storicamente comune ai top video virali.
Lato testimonial va considerato che solo in un video su 5, quello di Roc con Cristiano Ronaldo, a parlare del brand è un personaggio famoso (e con un potenziale social reale rispetto a tanti altri vip utilizzati dai brand). Forse vale la pena utilizzarli solo in casi in cui si è in grado di mettere in campo, scusate il gioco di parole, qualcuno che può davvero contare su un seguito di social fan.
Non emerge un’indicazione definita per quanto riguarda la durata del video. Facendo una media aritmetica della lunghezza dei 5 video verrebbe da dire che un video virale può raggiungere anche i 2 minuti e mezzo. E’ evidente però che dilungarsi troppo sia sempre rischioso e rischia di frazionare il numero di utenti che arrivano alla fine del video.
A proposito di fine, l’ultima considerazione è come prevalga nella maggior parte dei video la collocazione e la visibilità del brand al termine della storia, in alcuni casi, senza nemmeno che ne sia davvero protagonista.
Adesso non vi tocca che dare dedicare 12 minuti alla visione dei video. Buona visione:

5° Posto – Budweiser “Lost Dog”

4° Posto – Roc by Ronaldo “Cristiano Ronaldo in Disguise”

3° Posto – Purina “Puppyhood”

2° Posto – Disney Parks “Disney Characters Surprise Shoppers”

1° Posto – Android “Friends Furever”.


Come sempre accade poi, quando qualcosa diventa Virale, partono le parodie che cercano di cavalcarne il successo. Anche imitare o prendere in giro è parte del marketing. Guardate qui:

Se siete interessati ad approfondire l’analisi ecco la classifica fino alla posizione 20 pubblicata da Unruly.
video-viral-2015-chart