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[Risorse] 3 siti gratuiti da cui scaricare foto per i Social Network 

Uno dei temi più discussi durante i miei corsi riguarda la necessità di possedere i diritti d’autore per l’utilizzo di immagini nei propri piano editoriali Social.
La domanda classica è: “Ma se cerco su Google l’immagine di un gattino, di un paesaggio o di un personaggio famoso come faccio a capire se le immagini che trovo sono coperte da copyright e posso o meno usarle su Facebook?”
La risposta è che Google ha dei filtri che permettono di selezionare le immagini visualizzate a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare.
filtri immagini google
Oltre a questo però, nel caso di foto con persone, soprattutto se celebrità, bisogna essere certi che oltre ai diritti d’autore non si stiano violando diritti di immagine. In questo secondo caso la foto di un personaggio famoso scattata da un fotografo che la rende disponibile in modalità creative commons non equivale ad uno scatto utilizzabile a fini promozionali finché non si ottiene il diritto allo sfruttamento dell’immagine del “vip” in questione.
Detto ciò chiunque, nel lavoro di tutti i giorni, comprenderà abbastanza presto che usare i filtri di Google può aiutare a selezionare le immagini ma che non è affatto detto (anzi) che i risultati restituiti dal motore di ricerca soddisfino per varietà e qualità le nostre esigenze.
Nella maggior parte dei casi la soluzione è acquistare un abbonamento o le singole immagini da banche immagini professionali (es. Gettyimages).
C’è poi il lavoro fatto ben, la situazione ideale, in cui le immagini, foto o grafiche vettoriali che siano, vengono pensate e realizzate ad hoc collaborando con fotografi e grafici professionisti.
Ma non tutte le aziende hanno budget Social grandi abbastanza da potersi permettere di pagare per delle immagini di qualità. Ecco dunque 3 siti utili a risolvere il problema in modalità “costo-zero”.

In alcuni Casi occorrerà citare o linkare autori e fonti delle foto ma l’obiettivo di non spendere un euro e non rischiare citazioni per violazione del diritto d’autore dovrebbe essere raggiunto.
Buon lavoro a tutti e un ultimo consiglio: imparate ad usare le funzioni base dei programmi di grafica e una macchina fotografica di media qualità. Anche se con risultati non perfetti avrete fatto un passo in più per svincolarvi da visual mai abbastanza unici, originali e distintivi.

[Facebook] Più video e meno immagini: ecco come cambia il Content Marketing

Da un paio d’anni una delle prime regole condivise con i community manager con cui lavoro e con chi frequenta i miei corsi di Social Media Marketing è: “utilizzate sempre le immagini a supporto dei vostri messaggi“. Che si stesse promuovendo un prodotto, raccontando un evento, offrendo uno sconto o semplicemente intrattenendo i propri Fan il potere dell’immagine nel massimizzare l’efficacia del messaggio era indubbia.
E, badate bene, così è ancora, l’immagine conserva una forza insostituibile nel comunicare il messaggio. Rispetto al passato però “efficacia verso gli utenti” non è necessariamente sinonimo di “performance/visibilità” concesse da Facebook, soprattutto se le interazioni non arrivano in volumi elevati.
Da qualche mese le cose stanno cambiando. Facebook, in perenne lotta contro altri social network, ha puntato sull’ottimizzazione delle funzionalità legate ai video dando a questo tipo di formato media un risalto maggiore all’interno del feed ma anche una serie di opzioni aggiuntive (vedi il counter delle visualizzazioni, anteprima a mouse over, etc) in grado di avvicinare il social network al leader sul mondo video: You Tube.
Questo si è ripercosso sul successo e la visibilità delle immagini.
Di recente Socialbakers ha analizzato 4.445 pagine di Brand per un totale di 670 mila post pubblicati nel periodo tra Ottobre 2014 e Febbraio 2015. Dall’analisi emerge come le immagini restino il formato media più utilizzato dai marchi, sia in post con sola visibilità organica che in post promossi. Ma qualcosa è cambiato. Tra i cambiamenti su citati e la forte concorrenza – si sono moltiplicate le pagine di brand di cui ciascuno di noi è fan e dunque i potenziali contenuti di cui potremmo essere spettatori – a partire dall’ultimo trimestre 2014 la portata organica dei post con immagine è crollata (al 3,7%) rispetto a quella concessa a post con: Link (5,5%), solo Testo (5,8%) e Video (8,7%). Una forbice grandissima.
Media_portata_organica_Fan_Facebook
In parole povere, pubblicare oggi un post con immagine a corredo significa avere meno probabilità di raggiungere il pubblico rispetto che farlo con altri tipi di formato. Un video, rispetto a un’immagine, può raggiungere organicamente più del doppio degli utenti (+135%). Chiaramente parliamo di medie statistiche che non prendono in esame la valenza qualitativa del singolo post. E’ chiaro che se un’immagine è talmente “ingaggiante” da coinvolgere un numero di utenti sopra la media la visibilità del post sarà altrettanto sopra la media di quel 3,7% e viceversa se un video fosse di basso valore per gli utenti riscuotendo meno like e condivisioni della media andrebbe ad abbassare la sua percentuale dell’8,7%. Quindi, non ai video a tutti i costi, la regola dovrebbe essere: più video ma occhio ad offrire agli utenti contenuti di valore.
Non è più possibile ignorare questo cambiamento e a dimostrarne l’importanza c’è un dato aggiuntivo. Socialbakers ha infatti analizzato la portata dei post riferita ai soli Fan delle pagine esaminate (mentre il grafico precedente era riferito alla portata complessiva) quindi di quegli utenti più cari e vicini al Brand. In questo caso il divario tra Video e Foto cresce ulteriormente fino al +148% di portata in più a favore dei Video. Media_portata_Fan_Facebook
Questa situazione non durerà per sempre e sarà sempre utile tenere gli occhi e i fogli di calcolo aperti in modo da riadattarsi tempestivamente ai prossimi cambiamenti. Nel frattempo però fate una telefonata ai vostri amici della casa di produzione e tirate fuori qualche idea di contenuti video per il web.