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[Chart] Instagram, il Social network ideale per i brand

Tra tutti i Social Network Instagram è in assoluto quello con gli utenti più orientati ai contenuti di Brand. 
È quanto emerge dai dati recenti di GlobalWebIndex (vedi sotto).
 
Sembra dunque questo seguito da Twitter e Linkedin uno dei punti di contatto prediletti dai fan con le proprie marche preferite. È chiaro che il valore percentuale non equivale al numero assoluto di utenti raggiungibili (su cui conosciamo il primato incontrastato di Facebook) ma se la nostra strategia in parallelo alla portata punta al coinvolgimento e alla relazione attiva con i fan allora Instagram rappresenta il canale migliore su cui attivarsi. 
Dopo la crescita e la diffusione di questi anni è ormai imprescindibile considerare Instagram come parte integrante di un’attività di Social media Marketing e questi dati sono solo un’ulteriore dimostrazione della qualità degli utenti raggiungibili in questa rete. 
Ma creare un profilo non basta.
Se Facebook sta richiedendo già da qualche anno alle agenzie e alle aziende uno sforzo supplementare rispetto al passato nella produzione di contenuti editoriali testuali, grafici, fotografici e video di qualità, Instagram, da parte sua richiede, un pensiero dedicato. Uno studio più approfondito che va al di là del messaggio promozionale e obbliga i brand che vogliono entrarci con efficacia a uno sforzo di produzione aggiuntivo rispetto a quello gia profuso. 
Foto differenti, video low cost e solo quando serve, una strategia di hashtag ben curata, capacità di cercare i fan e non solo di farsi trovare sono soltanto alcuni dei tratti distintivi di questo Social. Le best practice non mancano ma il terreno è ancora tutto da analizzare ed esplorare soprattutto sul reale collegamento tra i contenuti di questo canale e la fase di vendita o di crm.
Ne parlerò a breve.

[SOCIAL CONTENT] Come decidere cosa postare. Il real time marketing, approccio e strumenti.

Nel post: “[SOCIAL CONTENT] Come decidere cosa postare su Facebook e Twitter: i trend topic” ho condiviso una delle regole essenziali per la creazione di contenuti “ingaggianti” da pubblicare sui social media: la capacità di cavalcare i trend topic del momento. E’ un dato di fatto come l’attivazione di meccaniche di real time marketing possa fare la differenza tra il successo o l’insuccesso di un contenuto prodotto.
Oggi ci addentriamo maggiormente nel tema cercando di definire i due principali criteri di applicazione di questo approccio alla creazione di messaggi e contenuti: il real time marketing reattivo e quello proattivo.
In un caso, il RTM Reattivo, si agisce dopo aver verificato l’effettivo successo e interesse da parte della rete su un tema partecipando o ampliando le discussioni attraverso il proprio contributo.

esempio: vedo che la notizia della vittoria rocambolesca della Juventus in Champions League genera tantissime ricerche da parte degli utenti allora produco immagini, contenuti, offerte, messaggi, giochi correlati a quel tema.

Il modello di riferimento di questo processo potrebbe essere quello mostrato nel grafico di seguito che passa dalla fase di analisi (step 1 e 2) a quella di sviluppo, approvazione e posting del contenuto (step 3,4 e 5) passando per la promozione organica o a pagamento dello stesso (step 6) e si conclude con una misurazione dei risultati e un aggiustamento/miglioramento della formula e del contenuto utilizzato (step 7 e 8):
real time marketing model
Nel secondo caso, il RTM Proattivo, la sfida sta nel prevedere e anticipare i trend futuri grazie all’analisi di dati storici, alla conoscenza delle caratteristiche psicologiche di uno specifico target e all’impagabile intuito del community manager e dello strategist coinvolti nel progetto.

esempio: so che il 9 Novembre si festeggiano i 25 anni della caduta del muro di Berlino con eventi e iniziative di cui certamente i media parleranno allora attivo già qualche giorno prima una call to action verso i miei contatti/fan/follower in cui chiedo di condividere una loro foto davanti al muro premiando i più attivi con un coupon sconto. 

In questo caso il modello è identico al primo ma i trend monitorati e scelti (passaggio 1 e 2) vanno ipotizzati a priori rispetto a dati che abbiamo già collezionato. Un lavoro apparentemente più complesso e dagli esiti incerti ma che ci permette di pianificare strategie e messaggi con tempi di vita maggiori come concorsi, applicazioni, piccole competizioni, iniziative multicanale.
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