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[Dati] Le App più scaricate in Italia a Gennaio 2016

amazon-app-screenshotQualche mese fa avevo condiviso la classifica con le app più scaricate in Italia nel mese di Luglio 2015. In sintesi era emerso come tra le app gratuite la leadership, incontrastata da mesi, fosse a favore di Whatsapp seguita a ruota da Facebook Messenger mentre tra quelle a pagamento Clash of Clans svettava davanti alle molteplici versioni di Candy Crush.
A distanza di 6 mesi la situazione, almeno in vetta, non sembra essere cambiata mentre si muove qualcosa in modo interessante nelle altre posizioni della top 10. Ecco quindi le due chart con le App più scaricate e quelle più redditizie tra quelle a pagamento nel mese di Gennaio 2016 in Italia (Fonte: Appannie.com).
le app più scaricate in italia
Se da un lato, come dicevamo, Whatsapp conferma che la mania della chat è inarrestabile e ormai conquista fasce di età ed utenti meno avvezzi all’uso della tecnologia (vedi mia mamma che non sa nemmeno come si accende il computer per capirci), dall’altro app gioco presenti nella precedente classifica come Agar.io e 94% sono scomparse dai radar dimostrandosi quello che di fatto sono: giochi “snackable” che dopo aver creato un picco di attenzione scompaiono sostituite da altre nuove dello stesso tipo. I nomi caldi su questo fronte in questo inizio 2016 sono Piano Tiles 2, un gioco di abilità in cui bisogna colpire la piastrella giusta man mano che scorrono le note di una partitura (niente paura, non serve sapere suonare davvero il piano ma il gioco vi darà l’impressione che sappiate farlo) e Candy Crush Jelly Saga.
L’aspetto più interessante di questa classifica però è un altro ovvero la presenza di due app di Mobile Shopping come quella di Shpock (app mercatico di oggetti usati) e il colossale Amazon. In entrambi i casi gli spot tv hanno giocato un ruolo importante nella diffusione dei download, vedremo cosa succederà nei prossimi mesi anche se sono convinto che questo tipo di app entreranno sempre più a far parte della lista delle più scaricate.
Nessuna novità di rilievo sul fronte delle app più redditizie. In questo ambito una cosa è certa: se si vuole guadagnare sviluppando applicazioni mobile occorre inventarsi un gioco.
(Se vuoi leggere una classifica più aggiornata guarda anche il post con le APP di tendenza nel mese di Aprile 2016)

[Infografica] Agenda digitale in Europa. Dov'è l'Italia e gli impatti sul Marketing.

Spesso con i colleghi e gli addetti ai lavori del settore del marketing digitale si parla della difficoltà di convincere i clienti a investire/scommettere in attività di promozione innovative nei diversi settori sia BtoC che BtoB.
I giudizi “bollano” le aziende italiane come ancora troppo radicate al passato e al modo classico di fare pubblicità. E’ vero, lo sono. Quello che però spesso non si tiene in considerazione sono i dati. Presi dall’istinto naturale ad esaltarci per ogni forma di innovazione tecnologica e creativa dimentichiamo che le nostre attività sono rivolte a un pubblico, pubblico che, a seconda del paese e delle politiche di promozione digitale, ha un’alfabetizzazione e un accesso differente alla rete e alle tecnologie.
Nell’infografica di seguito, tratta da uno studio di Osservatori.net sulla Digital Innovation è palese che, per citare la metafora visuale utilizzata, l’Italia sia ancora lontana dall’approdo. Che eravamo dietro a paesi come Svezia, leader continentale, Regno Unito, Germania o Francia lo sapevamo già ma che il ritardo dichiarato nel Digital Maturity Index (un indice che traccia 107 indicatori diversi tra cui diffusione della connettività, uso di internet, disponibilità di hardware e software, presenza di professionisti ICT, digitalizzazione dei servizi pubblici, spesa in ricerca e sviluppo, etc..) ci vedesse al 21° posto su 28 paesi è abbastanza esemplificativo e anche un po’ terrorizzante.
E’ vero che siamo in una sorta di circolo vizioso in cui, se le aziende per prime non investono in innovazione, difficilmente la stessa riuscirà a penetrare velocemente. E’ altrettanto vero però che solo dalle aziende più grandi ci si può aspettare che una quota del budget marketing sia stanziata con la ragionevole certezza che non porterà risultati se non in termini di awareness e percezione del brand da mettere poi a frutto negli anni successivi. Tutte le altre imprese, la maggior parte di quelle presenti sul mercato saranno costrette ad attendere “momenti migliori” prima di spendere centinaia di migliaia di euro in “progetti innovativi”.
Detto ciò continuate a pensarci, a proporli, a tenere viva la spinta. Semplicemente siate meno critici verso i marketing manager più conservatori.
Attuazione-Agenda-Digitale-Europa-Italia

[Infografica] Instagram in Italia nel 2015

Ads-Instagram-su-FacebookDa poche settimane Facebook ha messo a disposizione a livello mondiale la possibilità di sponsorizzare contenuti sul fratello minore della sua famiglia di Social Network: Instagram.
Di conseguenza, e direi finalmente, è possibile stimare con maggiore precisione i dati locali degli utenti di questo canale, quasi esclusivamente mobile, che sta registrando una crescita esponenziale sopratutto in Italia. Ecco i principali dati emersi dall’analisi che ho effettuato.

UTENTI ITALIANI

Dei 400 milioni di utenti mondiali sono 6,9 Milioni gli utenti italiani. E’ interessante sapere che l’Italia è al secondo posto in Europa, al primo c’è il Regno Unito, per numero di utenti Instagram, un dato che dimostra quanto nel nostro paese sia forte la propensione all’uso di quest’app.
Per avere un’idea della proporzione tra l’utenza Facebook e quella Instagram e dando per scontati i dati sui profili ufficiali che quindi conterranno sempre diversi profili doppi, inattivi, spam, fake, etc.. più o meno un utente su quattro che è presente su Facebook ha anche un profilo Instagram. Considerate questo aspetto, sia nelle sue implicazioni negative che positive, quando pensate ad una strategia di social media marketing.

UOMINI E DONNE

Con 3,1 milioni di utenti uomini e 3,7 milioni di donne l’arte della fotografia amatoriale da smartphone conferma in Italia quella che è una tendenza mondiale. Quando si parla di immagini e foto il pubblico femminile, con al seguito tutti gli interessi connessi, sembra essere il più attratto e probabilmente anche quello più attivo.

ETA’

La ripartizione per fasce d’età mostra una predominanza netta dei citatissimi Millennials (18-34 anni) un pubblico di riferimento per tantissimi brand sul mercato ma che in altrettanti casi non rappresenta il target ideale di determinati prodotti e servizi. Per questo motivo occorre considerare questo aspetto prima di scegliere quanto puntare nella creazione e nella sponsorizzazione di contenuti su questo canale e, allo stesso modo, è necessario tenere presente con chi si sta parlando. Il grafico di seguito mostra quanto sia concentrato nella fascia 18-34 ben il 62% (pari a 4,2 Mln) dell’utenza di questo Social. Solo un quarto degli utenti (1,8 Mln) supera i 35 anni.
utenti-instagram-italia-età
 

REGIONI

Ultima analisi, almeno in questa tornata, riguarda la distribuzione sul territorio degli utenti. Come per Facebook ci sono regioni come la Lombardia, il Lazio e la Campania in cui le penetrazione è più importante che in altre (quasi la metà degli utenti nazionali risiede in queste 3 regioni). Per altre zone valgono le stesse considerazioni fatte per l’età: occorre valutare i propri obiettivi di target con i volumi di utenti raggiungibili. Se il tipo di business da promuovere è locale (es. ristoranti, negozi, gallerie Commerciali, sale cinematografiche, etc..) è bene analizzare nel dettaglio, città per città, i volumi di utenza di questo canale in modo da comprendere la reale potenzialità della propria attività social.
Di seguito un’infografica riassuntiva.
instagram-italy-users


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