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[Benchmarking] Le Birre su Facebook nel 2016: Moretti, Ceres e Ichnusa i leader.

pagina facebook Heineken
Estate, tempo di Benchmarking obbligato anche quest’anno sulle performance del settore birraio in Italia.
Ecco dunque qualche chart e riflessione sui brand più attivi in Italia, quelli più seguiti e le tattiche migliori.
Ho analizzato 18 brand diversi, mi perdoneranno eventuali esclusi (anzi, segnalatemeli così al prossimo giro li inserisco). Premetto già che i brand selezionati sono quelli che pubblicano in Italiano per cui un leader di mercato come Budweiser non è presente in questa chart avendo una pagina aggiornata solo in Inglese.
Birre su Facebook in Italia
Partiamo dal dato più evidente, quello che tutti, a torto o a ragione, guardano sempre: il numero di fan. Heineken sembra sbaragliare la concorrenza se non fosse che in questo caso va considerato non il totale degli oltre 20 milioni di fan ma la percentuale italiana degli stessi. Si, perchè siamo di fronte a una pagina internazionale i cui fan locali ammontano ad “appena” 1.067.000 (fonte Socialbakers). Dunque confermata la prima posizione di Heineken ma con un distacco minimo rispetto ai 900 mila fan di Birra Moretti e ai 627 mila di Ceres.Birre su Facebook in Italia - Classifica Fan
Passando all’analisi delle interazioni totali nell’arco degli ultimi 3 mesi (11 Aprile – 10 Luglio 2016), vero metro per misurare l’efficacia delle strategie social, la testa della classifica sembra essere invariata nelle prime tre posizioni. In realtà se, anche in questo caso, dividessimo per 20 il totale delle interazioni di Heineken, proporzionandole al numero di fan nazionali rispetto agli internazionali, il totale verrebbe fortemente ridimensionato a non più di 30 mila fan facendo piombare il brand attorno al dodicesimo posto. Dunque leader della classifica italiana per numero di interazioni di questo trimestre risualta Birra Moretti seguita da Ceres e Carlsberg.
Birre su Facebook in Italia - Classifica Interazioni
Vediamo le caratteristiche del posting di questo settore. Iniziamo dalla frequenza. I Brand di birra su Facebook pubblicano meno di un post al giorno. In media sono 24 post al mese.
best format beer facebook post
Per quanto riguarda i giorni con il maggior numero di post pubblicati da sempre il venerdì è il momento principale della settimana e anche quest’anno la situazione resta invariata.
best day beer facebook
Per i formati invece seppure le foto restano quello in grado di generare maggiori interazioni i video, rispetto ad altri settori e al food più in generale, registrano un notevole numero di utenti coinvolti.
best format beer facebook post
Andiamo ora sulle best practice a livello di contenuti. pagina facebook birra moretti
Birra Moretti è in assoluto il brand principe con post come il seguente che ripropone l’immagine di un’utente Instagram. Non un’influencer ma una semplice utente scelta in base all’utilizzo dell’hashstag #birramoretti. E’ così che un post senza pretese con appena 13 like sul profilo Instagram di @Seljjang rilanciato e probabilmente sponsorizzato sulla pagina del marchio raccoglie 18 mila like, 663 share e 165 commenti.  Non male per il più classico degli UGC.best day beer facebook
Meno like ma molte più condivisioni raccoglie il post che rilancia lo spot sulle due nuove versioni regionali del prodotto: quella lucana e quella pugliese. Immagino che in questo caso la targettizzazione della sponsorizzazione nelle regioni di competenza abbia giocato un ruolo non banale.
best post birra moretti - facebook
E veniamo al secondo brand in classifica per numero di interazioni che poi è il primo secondo gli addetti ai lavori grazie alla capacità dei social media manager di adottare un tono di voce e una creatività sempre originale e disruptive: Ceres!
In questo caso vale la pena citare il post con il maggior numero di like e condivisioni che ha come tema le elezioni comunali a Roma ricordando che l’argomento delle elezioni costituisce da sempre un trend topic a livello nazionale tanto sui social quanto sui motori di ricerca. Ceres lo cavalca con uno scatto divertente che viene proposto con tanto di Mention della pagina della candidata Giorgia Meloni. Quella delle mention è una prassi che Ceres usa spesso, fateci caso.
best day beer facebook
Ma non è solo la creatività e la capacità di osare che rende Ceres una case history da imitare. C’è anche l’attenzione per ogni singola interazione all’interno dei commenti. In questo caso dopo un post insolito e coraggioso in cui sfida Corona (menzionandola) facendo propria l’icona del limone infilato nel collo della bottiglia …
fagina facebook - corona - post
… instaura un dialogo “creativo” con uno dei tanti fan proponendo nel giro di mezz’ora dall’inizio dello scambio il post riveduto graficamente in maniera ironica (vedi qui sotto). Mitici!
risposte corona su Facebook
Una citazione la merita anche Peroni, che posiziona uno dei suoi post tra i top del trimestre e in particolare il rilancio di un post del rapper Jake La Furia. I testimonial, sopratutto se in target, pagano sempre.
best day beer facebook
Chiudo la carrellata con Ichnusa.
cover ichnusa facebook
L’icona sarda della birra in questa stagione si promuove attraverso una brand history veicolata tramite il racconto di alcune figure di dipendenti dell’azienda più o meno verosimili. Il mastro birraio, il responsabile imbottigliamento e il responsabile qualità sono protagonisti di altrettanti spot che raccontano la passione per il proprio lavoro che dà vita alla conseguente qualità del prodotto. Spot molto apprezzati e condivisi segnale di come uno storytelling emozionale e ben fatto sia premiante.
best format beer facebook post
Per ora è tutto, voi che post preferite sorseggiare tra questi?
… cheers a tutti!

[Infografica] Dati Instagram in Italia nel 2016

Instagram, cambia, cambia sempre. E non parlo solo dell'evoluzione del loro, delle funzionalità e della possibilità di investirci a livello pubblicitario. Parlo di quello che è il motore di questo canale come di tutti i canali social: gli utenti.

A solo 6 mesi di distanza dall'ultima analisi sui principali numeri di Instagram in Italia (pubblicata a Novembre 2015) le differenze sembrano essere davvero tante, tutte a testimoniare la crescita di utilizzo di questa piattaforma social di condivisione di immagini e video.

Dati Instagram Italia 2016

Ecco allora alcune considerazioni per punti:

  • 1.000.000 di utenti in più rispetto a 6 mesi fa per un totale di 7.890.000 di utenti Italiani.
  • un canale a maggioranza femminile con il 54% di utenti italiane donne, ben 4,2 milioni
  • Millennials a tutto spiano, con 4,8 mln di utenti tra i 18 e i 34 anni, il 61% del totale, una fascia in crescita di 600 mila unità rispetto a 6 mesi prima.
  • Per le altre fasce di età mentre, imprevedibilmente resta stabile il numero degli utenti sotto i 18 anni crescono gli utenti appartenenti alle fasce più adulte con più 400 mila utenti per la fascia tra i 35 e i 55 anni. Non solo più ragazzini dunque, anzi, l'età media parla di un canale più molto più maturo rispetto agli inizi.
  • Per la classifica sugli utenti regionali mentre la Lombardia resta al primo posto la Campania scalza il Lazio alle seconda posizione.
  • La regione che in assoluto cresce di più è la Sicilia (+130.000 utenti) seguita da Puglia e Campania (+120.000) testimonianza che la crescita maggiore dell'ultimo periodo è legata alla diffusione al sud di questo social. Se guardiamo questo dato in termini di crescita percentuale sono le regioni più piccole: Basilicata (+75%), Valle d'Aosta (+74%) e Molise (+53%) quelle con il tasso di crescita maggiore.

Riassumendo siamo d'avanti a un pubblico mediamente più adulto, abbastanza diviso per sesso e a una maturità d'utilizzo a livello nazionale senza più eccessiva concentrazione al centro-nord.

Instagram cambia, evolve, cresce e sempre più diventa un canale maturo per l'utilizzo in più settori. Pianificate in maniera altrettanto esponenziale i vostri sforzi.

[Nota: VISUALIZZA QUI I DATI INSTAGRAM AGGIORNATI AL 2017]

10 Dati e Trend salienti dall'E-commerce Forum 2016

Partita da qualche ora la due giorni congressuale dedicata al mondo dell’ecommece faccio un primo punto sui dati e i Trend Italiani di questa porzione di mercato in continua crescita.

  • Sono 18,8 milioni gli italiani che acquistano online (il doppio di 5 anni fa quando erano appena 9 Mln) rappresentando un accesso a questo canale di più della metà delle famiglie italiane.

 

  • Il 60,9% della popolazione italiana online ha fatto almeno un acquisto in rete negli ultimi 3 mesi. 12,8 milioni sono gli acquirenti abituali che acquistano online almeno una volta al mese. Questi rappresentano il 90% del valore degli acquisti totali.
  • Il 55% degli eShopper italiani ha meno di 44 anni e il 53% sono uomini
  • Il consumatore italiano è sempre più multicanale, con un’incidenza (superiore alla media) del 21% degli ordini effettuati da dispositivo mobile sul totale degli acquisti online. In questo canale convivono con quote identiche acquisti generati da app e acquisti generati da siti web. 3 acquisti su 4  arrivano da uno smartphone, il 25% da tablet che vedono crescere il loro contributo.  

 

  • Gli acquirenti online in mobilità sono più giovani della media della popolazione italiana: il 42% ha meno di 35 anni, contro il 33% dell’intera popolazione online.
  • Siamo vicini all’ingresso (maturo) del digitale all’interno del punto vendita fisico. “L’acquirente digitale potrebbe voler essere riconosciuto quando entra in un negozio, avere uno scaffale virtuale con i prodotti di proprio interesse, individuati sulla base degli acquisti precedenti, sapere come i propri contatti social li recensiscono, godere di promozioni personalizzate, essere invitato a navigare nel negozio da strumenti di micro-localizzazione e pagare con un clic”.
  • Le categorie che mostrano la crescita relativa più forte nell’ultimo anno sono i prodotti alimentari, le calzature, i cosmetici e prodotti di salute e benessere. Un buon trend anche per Soggiorni di vacanza, Smartphone e Arredamento. 

 

  • Buona esperienza = fidelizzazione. Sale il tasso di riacquisto (62,5%) indice che l’esperienza positiva di acquisto online si trasforma in maniera naturale da prima esperienza a riproduzione di un’esperienza già compiuta in passato. 

  

  • Nel 16% dei casi la decisione d’acquisto matura in un percorso di orientamento che si svolge in rete lungo una serie di touch point (la ricerca, i social, i comparatori, i siti di rating): questi casi sono più numerosi degli acquisti guidati dalla pubblicità e del passaparola.
  • Diminuisce l’utilizzo della modalità di pagamento alla consegna (9,7% VS 12-13% registrato nel 2014) testimoniando una fiducia crescente nella valuta digitale.

Fonte: indagine “NET RETAIL: Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani”, una ricerca di Netcomm e PayPal svolta da Human Highway.


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