Smart home, cresce l’ingresso dell’Internet of Things nelle nostre case.

I dati della Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things 2020 tracciano un quadro del comparto della Smart home in progressione rispetto agli anni precedenti sia lato offerta che lato domanda.
Le evidenze principali:
- Nel 2019 continua a crescere il mercato italiano della Smart Home raggiungendo un valore di 530 milioni di euro, +40% rispetto al 2018.

- Mentre il ritmo di crescita del mercato italiano è paragonabile a quello dei principali paesi europei il nostro paese è ancora indietro in termini di valore assoluto. Tra i principali paesi europei infatti l’Italia è superiore solo alla Spagna (420 milioni di euro, +40%), mentre resta elevato il distacco da Germania (2,5 miliardi di euro, +38%), Regno Unito (2,5 miliardi, +47%) e Francia (1,1 miliardi, +37%).

- Andando a segmentare il mercato del settore per tipologia di soluzioni vediamo come i prodotti IoT legati alla sicurezza si confermino al primo posto in termini di quote di mercato, con un valore di 150 milioni di euro, pari al 28% della spesa (+15% nel 2019). Interessante, in questo ambito, i servizi collegati ai dispositivi, sia tramite canone mensile che Pay-per-use capaci di dare seguito e valore alle funzioni del dispositivo in sé. L’evoluzione del mercato corrisponde anche ad un’evoluzione dei dispositivi in cui convivono Integrazione (es. Video-sorveglianza + sensori + serrature smart) e Intelligenza Artificiale.


- Al secondo posto nel mercato ci sono gli Smart Speaker che nel 2019 hanno registrato un grande impulso (+58%) e che, in prospettiva prevedono sempre maggiori soluzioni e applicazioni collegate come: supporto per la lettura delle bollette, assistenza alla persona, protezione attiva della casa e integrazione con servizi assicurativi.


- In crescita notevole anche il settore degli elettrodomestici, sia piccoli che grandi (+55%) con un valore totale di 85 milioni di euro. Anche in questo comparto le novità in arrivo sembrano in grado di poter rivoluzionare le nostri abitudini. Un esempio è certamente rappresentato dal servizio InHome lanciato nel 2019 da Walmart e che prevede la consegna della propria spesa direttamente nel frigorifero di casa.


- La restante quota di mercato è suddivisa tra dispositivi per la riscaldamento e climatizzazione (12% del mercato, nel 2017 rappresentava la seconda famiglia di soluzioni smart), case audio connesse, dispositivi per l’illuminazione intelligente e altri piccoli ambiti di applicazione.
- Penetrazione culturale: la Smart Home è nota ai consumatori italiani: il 68% del campione intervistato dall’Osservatorio ha sentito parlare di casa intelligente almeno una volta (+9% sul 2018). Anche se il 60% degli Italiani non ha ancora mai acquistato un oggetto smart per la propria casa c’è maggiore conoscenza e utilizzo da parte dei consumatori di questi dispositivi. L’acquisto nella maggior parte dei casi è ancora d’impulso e non programmato come nel caso di altri dispositivi presenti in casa a testimonianza di un’esigenza e di una consapevolezza ancora in via di maturazione. Cresce dall’altra parte la percentuale di utenti che, dopo aver acquistato il dispositivo, ha effettuato autonomamente l’istallazione. Con l’aumentare della conoscenza di questa tipologia di soluzioni nel consumatore cresce anche la consapevolezza e la preoccupazione per il tema della gestione dei propri dati messi in rete e forniti a terzi in maniera non sempre consapevole al 100%.

- In termini di canali di vendita la filiera tradizionale (Distributore e Installatore) e i venditori online sono i canali più attivi.

Di seguito i dati principali sulla diffusione dell’IoT raccolti nell’infografica degli Osservatori.
