Perché Audi e Alfa parlano di Zanardi e BMW no!

Pochi personaggi uniscono come Alex Zanardi e pochi sono gli “esempi” che oggi definirei degni di questo appellativo. Credo siano in pochi quelli che, in qualche modo, non si siano sentiti toccati dall’incidente occorso allo sportivo durante una manifestazione di handbike.

Sono migliaia i contenuti e gli incoraggiamenti comparsi sui social a firma di personaggi famosi così come di persone comuni. Tutti uniti sotto l’incitazione: FORZA ALEX!

Puntando l’obiettivo sul mondo della comunicazione dei marchi non sorprende, date le premesse, veder apparire sui social post a sostegno di questo campione, da sempre testimonial della BMW, su pagine di brand competitor diretti come Alfa Romeo e Audi Italia.
A dirla tutta poi non sorprende nemmeno tanto l’attuale silenzio Social sull’incidente che rilevo proprio sui profili di BMW Italia i cui vertici immagino legati al campione anche da rapporti personali come spesso accade in questo tipo di collaborazioni di lunga data.


Ma perchè Alfa e Audi ne parlano e BMW no (o quanto meno non ancora)?
D’altra parte la staffetta Obiettivo3, l’evento durante il quale Zanardi ha avuto l’incidente, è sponsorizzata proprio dalla casa di Monaco di Baviera.

Da un lato, da parte di Alfa e Audi, vedo una scelta precisa di dimostrasi marchi aperti e meno protezionisti di quello che si faceva un tempo in cui era vietato anche solo pensare ai nomi dei concorrenti.
Audi, ancora più di Alfa, addirittura sottolinea chiaramente, nel caso qualcuno non lo sapesse, che Zanardi non guida auto Audi, che insomma, appartiene alla “concorrenza” ma che essendo un esempio per tutti annulla ogni barriera e ragionamento di tipo commerciale.
Dall’altro invece, nel caso di BMW, vedo, almeno nella prima settimana seguente all’incidente, una scelta rispettosa che in nessun modo vuole lasciare intendere che stia “sfruttando” il legame di sponsorship con Zanardi per cavalcare la visibilità e l’emotività che la vicenda sta generando. Una scelta difficile, con pro e contro. Una scelta che avrà fatto chiedere a molti, “ma perchè non dicono nulla”. Io per primo, inizialmente mi sono stupito dell’assenza di post in merito quando la menzione più recente del marchio su Zanardi riguardava proprio la partenza dell’evento.
Riflettendoci però, ci sono momenti e tempi che vanno rispettati. Un grande marchio si definisce anche per questo. E se il silenzio, effettivamente rispondesse alla lettura che mi sono dato, è un sintomo di estrema maturità e carattere.
Voi che ne pensate?