Internet Of Things: mercato, segmenti e riflessioni 2022

Escludendo smartphone e tablet quanti dispositivi connessi esistono in media per ognuno di noi? Quasi un paio a testa.
Parliamo di oggetti personali come elettrodomestici, automobili, edifici oppure pubblici legati alle città in cui viviamo e ai servizi di cui usufruiamo o industriali che contribuiscono alla creazione dei prodotti che consumiamo.
I dati dell’Osservatorio Internet of Things promosso dal Politecnico di Milano mostrano come dopo la flessione del 2020 torna a crescere il mercato dei dispositivi connessi (IoT) che nel 2021 in Italia raggiunge 7,3 miliardi di euro di valore.

Sono ben 111 milioni le connessioni IoT attive. A guidare il mercato c’è il mondo delle Utility (es. contatori connessi) seguito dall’Automotive con le Connected Car ma la crescita più importante nell’adozione di dispositivi connessi è registrata nell’Agricoltura (+193%).

Se il mercato nazionale vale oltre 7 miliardi è importante considerare che questo valore non è collegato solo alla componente prodotto ma che ci siano ben 3 miliardi di fatturato derivante dai servizi connessi a tali dispositivi. I più importanti riguardano servizi di tipo informativo e di energy management e in prospettiva sempre più peso avranno i servizi collegati alla manutenzione preventiva.

Il nostro mondo sta cambiando e va sempre più verso un paradigma in cui non solo i dispositivi trasmettono dati e informazioni verso un centro di controllo ed elaborazione online ma in cui (non spaventatevi) possono dialogare tra loro seguendo regole e automazioni capaci di ottimizzarne il funzionamento. Il trattore che agisce con un trattamento specifico in base ai dati inviati allo stesso dai sensori piazzati nel terreno, il contatore che suggerisce di posticipare l’utilizzo della lavatrice perché in quel momento sono connessi troppi dispositivi.
Andiamo verso un mondo sempre più complesso… eppure più smart!