In Italia sempre più Identità Digitale (ma..)

Quando anche i miei genitori (65+) accedono ad una tecnologia ne intuisco il tasso di diffusione. Prima erano arrivati i social, poi l’ecommerce. Ora, complice l’emergenza Covid19, si sta diffondendo a livello di massa l’IDENTITÀ DIGITALE. Che sia per comodità o per necessità sistemi di identità digitale come lo SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CID) sono la chiave abilitante per accedere da remoto ad una serie di SERVIZI contribuendo a rendere disponibili e velocizzare in sicurezza molte operazioni.

TASSO DI DIFFUSIONE
Il 26% della popolazione maggiorenne italiana (21,9% del totale) ha oggi un account SPID. Un numero discreto anche se paragonandolo al +70% di penetrazione sulla popolazione in Olanda, Svezia Norvegia intuiamo che i margini di crescita siano ampi.

UTILIZZO UNA TANTUM
Ma il tasso di adozione da solo non basta. È utile verificare la frequenza di utilizzo che, soprattutto negli ultimi mesi, è legata ad eventi una tantum come l’accesso alle domande per il Bonus Famiglia o il Bonus Mobilità (vedi la crescita a strappi dell’interesse mostrato dalle ricerche a tema su Google).

La “colpa” della velocità di digitalizzazione non va solo al cittandino ma anche alla PA e ai soggetti privati la cui adozione di servizi digitali procedono a rilento (es. solo un comune su 4 offre servizi digitali ai cittadini).
