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Il Social Commerce è finalmente maturo (?)

Il Social Commerce è finalmente maturo (?)

Il Social Commerce è finalmente maturo (?)
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La prima lezione che ho tenuto in vita mia a degli studenti aveva per titolo “SOCIAL COMMERCE”.
Era il 2010, durante un master organizzato da Il Sole 24 Ore e si parlava già di come i Social Network, in realtà allora era solo Facebook, potessero aiutare i marchi a vendere i propri prodotti. All’epoca avevo sperimentato qualcosa insieme a Volkswagen, mio cliente di allora per le attività Social. Erano approcci esplorativi.

Negli 11 anni successivi questo tema è tornato in auge con livelli di importanza, accezioni e sfumature sempre differenti ma senza mai affermarsi pienamente come prassi da parte dei consumatori. Ostacoli tecnici, maturità del consumatore, compatibilità tra scopi di un ambiente social e di un negozio online? Non saprei dire quali di questi filtri abbia agito maggiormente. Forse tutti.
Oggi acquistare prodotti direttamente su piattaforme social è possibile (in Italia ancora occorre rimandare al sito del venditore) ma anche grazie alle spinte dei concorrenti della galassia Facebook, vedi gli attivissimi Pinterest e TikTok, sembra, ripeto SEMBRA, essere giunto davvero il momento del grande salto. 

Fonte: Bloomberg

Secondo i dati di Research & Markets nei prossimi 6 anni è prevista una crescita del valore del marcato mondiale del Social Commerce di quasi 7 volte rispetto a quello attuale. Certo saremo ancora lontani in termini di market share dai valori attuali dell’ecommerce in generale, oggi pari a 3.535 miliardi di dollari contro gli 89,4 del social commerce, ma certamente un salto in aventi importante.


In questo nuovo quadro il Social Media Marketing non sarà più “solo” un’attività collegata principalmente ad awareness, ispirazione e approfondimento ma anche, forse sopratutto, un’attività con obiettivi forti di VENDITA diretta. 

Cambierà qualcosa in termini di branded content? Probabilmente Si. Di certo cambieranno i budget media da gestire. È opportuno iniziare a ragionarsi ed attrezzarsi. Due secondo me i cantieri di lavoro:

  • ingegnerizzazione dei tracciamenti e delle conversioni delle campagne social,
  • branded content che ancora più rispetto ad oggi siano in grado di mettere insieme intrattenimento, approfondimento e conversione

Vincenzo Dell'Olio

Nei 20 anni di esperienza nel settore della comunicazione e del markerting digitale ha ideato e seguito le strategie di grandi Aziende come Volkswagen, Audi, Parmalat, Bonomelli, Rai, Monster, Sony Mobile, Vans, Red Bull. Dal 2015 è docente per il corso di Social Media e Web TV all’Università IULM di Milano. Dal 2021 insegna Digital Content Strategy allo IED. Scrive tanto, analizza di più, non è immune dalle serie tv. Sociologo, di base.