Coronavirus e ricerche online. Cosa cercano oggi gli Italiani (e cosa no)?

Come sono cambiate le ricerche su Google in Italia negli ultimi 30 giorni? (nel periodo 18 Febbraio – 17 Marzo 2020).
Parecchio!
Ce lo dicono le numerose variazioni nel volume di ricerche online relative sia a temi strettamente connessi all’epidemia sia quelle relative ad argomenti, prodotti e settori coinvolti nell’effetto domino generato dal Covid19.
Arrivato ufficialmente nel nostro paese a fine Febbraio sappiamo quanto il Coronavirus abbia sconvolto le nostre abitudini quotidiane.
Ho provato ad analizzare Keyword rappresentative di contesti che vanno dalla prevenzione medica agli strumenti di comunicazione passando per le abitudini legate a viaggi e ristorazione fino ad arrivare alla spesa alimentare. Le variazioni generali sono evidenti già da questo primo grafico sotto che riporta una visione aggregata dei vari argomenti.

Proviamo ad entrare nel dettaglio di ciascun ambito:
- ⬇️ Turismo e Ristorazione. È netta la variazione di ricerche nel settore che forse sta pagando di più in termini di economici. In un periodo di bassa stagione, quindi con ricerche fisiologicamente più basse rispetto al resto dell’anno, vediamo come nel corso delle settimane tra fine Febbraio e inizio Marzo le ricerche a tema “Albergo” siano letteralmente crollate. E sa da una parte, dovendo restare in casa, viene meno l’esigenza di ricercare accomodation per i propri viaggi, dall’altra, non avendo orizzonti temporali precisi sul rientro alla normalità, diventa anche difficile pensare di pianificare per il futuro. La variazione appare ancora più evidente se si estende il periodo di analisi su un intervallo temporale più ampio. Il grafico di seguito mostra i flussi negli ultimi due anni. Qui risaltano i minimi storici a cui ha condotto il crollo iniziato il 21 Febbraio 2020 sull’argomento generale “Albergo” ma anche su quello “Ristorante” e l’identica sorte toccata a piattaforme di riferimento come Booking o Tripadvisor.

- ⬆️ Amuchina. In una prima fase dell’epidemia sembrava la soluzione salva-contagio alla portata di tutti. Il sito web del prodotto è passato da una media di 6mila visite al mese a 136 mila nel solo mese di Febbraio. Dopo, con l’obbligo di restare a casa dove è più facile lavarsi le mani in qualsiasi momento, l’interesse sul prodotto è un po’ scemato restando comunque più alto rispetto ad un periodo normale. C’è da sottolineare che l’interesse degli utenti Google non è solo e necessariamente collegato all’acquisto del prodotto ma anche alla sua riproduzione casalinga: “amuchina fatta in casa”, “fare amuchina”, “ricetta amuchina” sono query con impennate di ricerche.


- ⬆️ Mascherina. Dopo la prima fase in cui il bene essenziale da reperire era sembrato il gel igienizzante e in cui quasi ci si era rassegnati alla limitata disponibilità delle mascherine, il perdurare della crisi ha portato una seconda ondata di ricerche, più forte della prima, che colloca attualmente la mascherina al primo posto per volumi di interesse a tema. Su questo prodotto si cercano informazioni specifiche sulle diverse tipologie esistenti e naturalmente sulla possibilità di acquisto online. Come per l’Amuchina in un momento di scarsità di offerta si opta anche per la modalità “Fai da te” cercando query come “carta forno mascherina” o “come fare mascherina chirurgica”.

- ⬆️ Spesa Online. Di pari passo alla necessità di restare a casa è cresciuta anche la ricerca e l’utilizzo della spesa online. Se in generale il trend è cresciuto a partire da inizio Marzo, con l’estensione delle restrizioni a tutto il paese, vediamo nello specifico come dopo ricerche su player già accreditati e noti (es. Essalunga) sono aumentate anche le ricerche per brand meno noti (es. Supermercato 24) piuttosto che per soluzioni di home delivery utili, se non ad una spesa estesa, almeno a rispondere alle esigenze alimentari di breve periodo (es. Just Eat, Glovo).

- ⬆️ Video Chiamate. La crescita di ricerche connesse a una della applicazioni più conosciute per le video chiamate, Skype, è rappresentativa di un interesse più generale sul tema della comunicazione online che resta l’unica alternativa possibile per chi è vincolato alla permanenza domestica sia dal punto di vista professionale che familiare e affettivo. Da inizio mese crescono, ovviamente, anche le ricerche generiche sul tema videochiamate. Infine pur essendo meno cercati anche altri software e app per chiamate e videochiamate online vedono crescere l’attenzione degli utenti. Microsoft Teams, Google Hangouts, Zoom Video, Cisco Webex registrano un numero di ricerche esponenzialmente più alto della media.
