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Categoria Social Media Marketing

[Video] 5 segreti per ottenere il massimo da un video su Facebook. N.5: Thumbnail

Il quinto e, per ora, ultimo consiglio per ottenere il massimo da un video Facebook è quello di scegliere la Thumbnail giusta.
Se i primi secondi visualizzati senza sonoro possono fare la differenza nella scelta dell’utente di guardare o meno i video (leggi il post precedente) altrettanto vale per l’immagine statica di anteprima, quella che viene visualizzata prima ancora che parta l’autoplay e che presenta il video all’interno della tab dedicata a questo tipo di media.
Di seguito uno screenshot che mostra le immagini di anteprima degli ultimi video caricati sulla pagina Facebook di Buzz Feed Video, una delle pagine tematiche con più interazioni.
Thumbnail-Facebook-Video
In questo specifico caso le thumbnail hanno sempre come protagoniste le persone. Più in particolare sono persone intente a fare un’azione che comunica immediatamente un senso di divertimento, lo stesso che gli utenti cercando da questa pagina.
Altra caratteristica in molte delle thumbnail analizzate è l’effetto collage, a volte anche volutamente artigianale.
In qualche caso all’interno delle immagini appaiono delle scritte anche se, qualora il video fosse destinato alla sponsorizzazione, bisogna considerare che non si potrebbero usare scritte troppo evidenti (Facebook blocca testi più invasivi del 20% del riquadro).
Come le presenza di persone divertite può costituire un attrattiva verso utenti in cerca di risate così anche altri soggetti come Bambini o Cuccioli e animali vari specie se ritratti in situazioni anomale possono giocare una funzione di richiamo.
Ogni settore chiaramente ha poi ha le sue particolarità e i suoi standard vincenti e può permettersi di giocare su un certo tipo di immagini o su altre. I video più riusciti in ambito food ad esempio mostreranno zoom di alimenti, momenti cruciali della preparazione, impiattamenti artistici, ingredienti particolarmente succulenti della ricetta, etc.
thumbnail-buzz-feed-video
In generale è utile scegliere attentamente il fotogramma in modo che:

  • sia rappresentativo del senso generale della pagina in cui è pubblicato il video
  • sia in grado di riassumere la storia raccontata nel video
  • sia originale o accattivante, l’utente si chiederà: “che diavolo sta succedendo?”
  • descriva un’azione nel momento del suo svolgimento, l’utente si chiederà “come finirà quest’azione?”
  • non sia sfocato (a volte capita con gli screenshot catturati in momenti di rapido movimento dei soggetti del video)
  • non sia scelto tra i fotogrammi proposti in automatico da Facebook se nessuno di questi risponde pienamente all’obiettivo di catturare l’attenzione.

In quest’ultimo caso è utile caricare una thumbnail personalizzata utilizzando la specifica funzione nativa di Facebook e situata nella schermate di setting e descrizione del video.
 
Impostare Immagine di anteprima Video
A questo punto siete pronti a valorizzare la vostra creatività e se vi siete persi i primi quattro post leggeteli qui:
Tips n. 1.  La Lunghezza
Tips n. 2. La Call To Action
Tips n. 3. Il formato
Tips n. 4. Il sonoro

[Video] 5 segreti per ottenere il massimo da un video su Facebook. N.4: il sonoro.

Nel quarto post in cui analizzo le specifiche utili ad accrescere i risultati di un contenuto video vediamo quanta importanza ha, nel catturare l’interesse degli utenti, la componente sonora all’interno dello storyboard.

Immaginate l’azione tipica che quotidianamente svolgete durante l’utilizzo di Facebook. Un’infinito scroll di contenuti nel feed di aggiornamenti che allena i muscoli del vostro indice (se navigate da desktop) e del vostro pollice se lo fate da cellulare. Tra questi alcuni saranno certamente video. Cosa succede quando rallentate e indugiate qualche frazione di secondo sull’anteprima? Parte un autoplay che vi mostra i primi secondi del video e continua a funzionare fino a quando non decidete di proseguire il vostro scroll.

L’autoplay è il modo più pratico che Facebook ha ideato per valorizzare i contenuti video permettendo (o obbligando) a tutti di fruirne. Per non risultare invasivi e fastidiosi i video che partono in questa modalità sono automaticamente silenziati. Un vantaggio per gli utenti ma un elemento critico da tenere in assoluta considerazione per i marchi che vogliono comunicare attraverso questo formato.

La domanda da farsi è: il mio video Facebook attrae e funziona anche senza audio?

Guardate questi due video tratti da una delle pagine Facebook top a livello di prestazioni video: BuzzFeed Food.


Dando per scontato che il valore creativo dei video sia apprezzabile solo guardando l’intero video, il contenuto della Rap Battle ha un gap rispetto a quello della Pizza al pollo legato all’appeal dei primi secondi. Nel primo caso, durante i primi momenti di Autoplay, le scritte in sovra-impressione sono gli unici elementi che danno l’idea di quello che il video racconterà mentre le scene mostrano un’intervistatrice e degli intervistati che non si sa cosa dicano esattamente. Nel secondo caso invece è immediato sin dall’inizio che si assiste ad una video ricetta velocizzata. In aggiunta a ciò, gli utenti che decidono di continuare a fruire del video anche negli istanti successivi in un caso, per il video sul Rap, continueranno a non comprendere a pieno ciò che succede, nel secondo, per l’how to della pizza, potranno giungere fino alla fine comprendendo ogni singolo passaggio.
Screenshot-Video-Food-RapScreenshot-Video-Food-Pizza
In conclusione dunque: per ottimizzare le visualizzazioni e catturare in tempo zero l’interesse degli utenti convincendoli a proseguire la visione è fondamentale pensare a video che funzionino bene anche in assenza di audio.
Per approfondire gli altri consigli sull’ottimizzazione delle performance leggete anche:
Tips n. 1.  La Lunghezza
Tips n. 2. La Call To Action
Tips n. 3. Il formato
Tips n. 5. La Thumbnail
 

[Video] 5 segreti per ottenere il massimo da un video su Facebook. N.3: Il Formato.

Nel terzo post con i consigli per massimizzare i risultati di un contenuto video pubblicato su Facebook affrontiamo il tema del formato.
Eccoci con un ulteriore “regola”:
N. 3. Il formato quadrato.
Le scuole di pensiero sul formato dei video Facebook sono diverse. Ci sono quelli che editano il video in 16:9 per dare a tutti gli utenti mobile la possibilità di espandere il video al massimo occupando tutto lo schermo del proprio smartphone se posto in posizione orizzontale e per una resa altrettanto buona anche su PC.
Poi c’è chi pubblica in formato 4:3 – soluzione di compromesso – per avere una proporzione capace di performare bene sia su desktop che su mobile qualora quest’ultimo fosse un cellulare in posizione verticale.
Infine c’è chi sceglie il formato quadrato, secondo me il migliore, in grado di massimizzare l’ingombro all’interno del feed dei diversi social network, Facebook in primis, visualizzati sempre in verticale.
Gli apparenti punti deboli del formato quadrato sono 2 ovvero: non si espande a tutto schermo se si gira il cellulare in orizzontale durante la fruizione del video né se visualizzato su desktop o laptop, situazioni in cui mostra delle bande nere ai lati. Di fatto però, se ci pensate, a minimizzare questi punti di debolezza e a rafforzare la tesi per cui il formato quadrato sia il più indicato ci sono tre dati di fatto:

  1. L’accesso a Facebook ormai avviene più da mobile che da pc per cui la versione 16:9 che rende bene su schermi grandi perde sempre più il suo senso.
  2. La versione per smartphone di Facebook mostra il feed solo in posizione verticale. Per cui meglio che il video si faccia notare ingombrando più spazio possibile sia in altezza che larghezza nell’esperienza di navigazione dell’utente.
  3. La fruizione di video brevi (e quelli di un brand, abbiamo detto nel primo post, dovrebbero esserlo sempre) non induce l’udente a voltare il cellulare in posizione orizzontale durante la visualizzazione.

Di seguito un’immagine che rende bene l’idea della differenza dei tre formati video in termini di impatto all’interno del feed facebook su smartphone. E’ evidente quando il formato quadrato possa attirare di più l’attenzione?
Format_video-Facebook_square
Se non bastasse quanto detto fin’ora ecco l’ultimo dato a supporto del formato quadrato. La percentuale di video in quel formato presenti nella top 100 dei video più condivisi su Facebook nel mese di Settembre è del 90% (fonte: NewsWhip). Valutate voi se sia un caso o effettivamente qualcosa da prendere in considerazione.
Square-Videos_stats
A proposito di video virali e formato ecco il video più visualizzato su Facebook nell’ultima settimana. Breve, quadrato e poi… cuccioli e bambini. Poteva andare male?


Leggi gli altri consigli qui:
Tips n. 1.  La Lunghezza
Tips n. 2. La Call To Action
Tips n. 4. Il sonoro
Tips n. 5. La Thumbnail

[Video] 5 segreti per ottenere il massimo da un video su Facebook. N.2: Call to Action.

call_to_action
Nel primo post con i consigli per massimizzare le performance dei video su Facebook abbiamo visto come il punto di partenza riguardi la lunghezza del video. E’ importante che, sopratutto quelli dei brand, non superino i 30 secondi.
Proseguiamo con la lista delle indicazioni:
N.2. Inserire una Call To Action
Un video come qualsiasi altro contenuto di brand è pensato per indurre l’utente a fare qualcosa. A volte l’azione è solo una conseguenza successiva ad un’attività inconscia in cui chi visualizza il video si è semplicemente “divertito” guardando un contenuto del marchio e avrà quel marchio fra i suoi top of mind nei momenti cruciali delle sue scelte di consumo. In quei casi l’azione associata al video non può essere esplicitata, ovviamente non possiamo dire all’utente “ricordati di noi quando andrai al supermercato”.
In altri casi però il video può essere un teaser vero e proprio ad azioni specifiche che vanno dall’approfondimento di informazioni fino all’acquisto diretto di un prodotto.
I video Facebook ci offrono la possibilità di aggiungere ai video caricati sulle brand page una schermata finale contenente diverse call to action in modo da collegare alla visione un’azione immediata da parte dell’utente.
ideo-facebook-call-to-action
Dopo il caricamento del video è possibile attraverso la funzionalità “modifica video” inserire l’invito a eseguire un’azione scorrendo il più appropriato alla propria attività in un menù a tendina tra:

  • Acquista ora” – la CTA più appropriata per i video che presentano un prodotto in modo commerciale ed esplicito.
  • Prenota subito” – l’azione più comunemente associata a fasi di pre-vendita di prodotti non ancora disponibili ma dall’alto potere attrattivo o in fondo a video promozionali di strutture ricettive come Ristoranti o Alberghi.
  • Scopri di più” – è la call to action più utile, anche quella più utilizzata in assoluto,  quando è necessario portare l’utente in una pagina esterna di approfondimento per poi motivarlo all’azione vera e propria. La si usa spesso per rilanciare pagine verticali di prodotto (es. la pagina in cui è possibile effettuare la configurazione di un modello di automobile partendo dallo spot pubblicitario per natura abbastanza generico) oppure per rimandare ad iniziative speciali come mini-siti di concorsi.
  • Iscriviti” – è il bottone che può veicolare traffico verso pagine in cui sono presenti form di registrazione per programmi Newsletter, speciali programmi riservati ai clienti, Webinar, etc..
  • Scarica” – con questa dicitura è possibile ottimizzare i volumi di download di brochure di prodotto, e-book gratuiti, coupon sconto.
  • Guarda di più” – quando il video da veicolare è troppo lungo può essere utile, visto quanto detto nel post numero 1 di questa serie, montare un trailer più breve in grado di attirare l’attenzione degli utenti in pochi secondi comunicando comunque il messaggio chiave e dando visibilità al brand prima di essere penalizzati dall’uscita dal contenuto da parte dei visualizzatori. In questo caso il pulsante rimanderà a un video facebook più esteso (ideale), al video su integrale su youtube o sulla pagina di un sito esterno.
    Questa CTA può essere utilizzata anche nel caso di campagne multi soggetto in cui un video è solo una delle diverse puntate della serie.

CTA Video Facebook 2

(schermata per l’impostazione della Call to Action da far comparire al termine del video)
CTA Video Facebook 1
(schermata per l’impostazione dell’indirizzo url di atterraggio degli utenti e della descrizione dello stesso)
Se vuoi leggere gli altri consigli clicca i link sotto:
Tips n. 1.  La Lunghezza
Tips n. 3. Il formato
Tips n. 4. Il sonoro
Tips n. 5. La Thumbnail

[Facebook] Arrivano gli Instant Articles, cosa sono e come funzionano.

Abbiamo detto di recente come analizzando le pagine Facebook per categorie quella che raggruppa le pagine legate ai media è quella che fa registrare il maggior numero di interazioni. Più delle pagine di Community varie, di Vip o di quelle di brand.
Gli utenti dunque hanno gradualmente spostato la loro attenzione dall’intrattenimento puro ai contenuti di valore? Sarebbe un’affermazione azzardata dal momento che in diverse nazioni le pagine media che registrano maggiore interesse non pubblicano contenuti di alta caratura giornalistica o intellettuale. Di fatto però è innegabile che gli editori abbiano lavorato, soprattutto nell’ultimo anno, per rendere sempre più fruibili i loro contenuti a livello social ottenendo ottimi risultati.
Non è un caso quindi che per “cavalcare” questo trend Facebook abbia ideato un nuovo format per i contenuti fruiti da Mobile: gli Instant Articles.
Questo mini-sito racconta nel dettaglio di che si tratta ma di fatto è tutto riassunto nel claim che recita: Instant Artilces. A faster, more beautiful reading experience on Facebook.
Il primo carattere distintivo è appunto la velocità di fruizione di questo tipo di contenuti che è di fatto una conseguenza di un’altra peculiarità, il loro risiedere su Facebook anzichè sul sito dell’editore. Cliccando su un post presente nel proprio newsfeed simile a un page post link (esempio nell’immagine qui sotto) l’utente accede, senza uscire da Facebook, e dunque in maniera molto più rapida del solito, ad una pagina che contiene l’articolo.
Instant_Articles_Facebook_post Instant_Articles_Facebook
L’articolo di fatto è pensato per ottimizzare una cosa più di tutte ovvero la fruizione da Mobile.
Ed ecco quindi le altre caratteristiche che connotano questo formato ovvero: l’essere responsive (ma ormai lo diamo per scontato) e la presenza di elementi multimediali di alta qualità che rendono appunto “più bella l’esperienza di lettura”. Ci sono i file sonori che al clic raccontano l’articolo attraverso una sorta di nota vocale, le immagini di altissima qualità che permettono zoom elevatissimi a tutto schermo e una navigazione possibile anche solo inclinando lo schermo del cellulare, infine i video in modalità autoplay in grado di fornire un’esperienza immersiva e il meno “meccanica” e spezzetata possibile del contenuto multimediale dell’articolo.
Instant_Articles_Facebook_Dettaglio Instant_Articles_Facebook_zoom Instant_Articles_Facebook_Video
Ultima caratteristiche che vale la pena condividere in questo primo post sugli Instant Articles, in attesa di verificare se e come potrebbero usarli i brand, riguarda la possibilità di ospitare spazi pubblicitari sia in modo autogestito dagli editori (come se fossero spazi sui propri siti e dunque vendendoli ai propri inserzionisti) sia mettendoli a disposizione dell’Audience Network di Facebook permettendo a chiunque di far girare i propri annunci negli spazi riservati.
Instant_Articles_Facebook_Adv
Per ora questo formato è stato reso disponibile solo su iPhone e la sperimentazione ha coinvolto solo pochi editori ma a breve dovrebbe entrare a far parte del modo in cui tutti gli utenti Facebook usufruiranno dei contenuti editoriali. Vedremo con quale grado di apprezzamento.