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Acquisti: Amazon è la principale fonte di informazione per chi acquista offline.

Acquisti: Amazon è la principale fonte di informazione per chi acquista offline.

Molto interessanti i dati dell’analisi 2019 di Find e Doxa sulle abitudini degli italiani nell’utilizzo dei canali digitali a scopo informativo prima di decidere se acquistare o meno un prodotto. La ricerca di quest’anno mette in evidenza come il ruolo e il primato di Amazon sia cresciuto rispetto allo scorso anno e quanto, di conseguenza, valga la pena considerare la presenza della propria azienda su questo canale al pari, se non con maggiore importanza del sito web aziendale, dei canali social e della rete di referral e contenti costruiti tramite pr, influencer marketing e affiliation.

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Dati Pinterest in Italia nel 2019

Dati Pinterest in Italia nel 2019

Pinterest cresce. Dai dati non ufficiali appare come nell’ultimo anno l’utenza italiana del canale sia aumentata di due milioni di utenti salendo fino, sembrerebbe, a 8 milioni alla fine del 2018. A prescindere da quanto dichiarato dagli “esperti” di settore però è complicato ritrovare dati ufficiali che certifichino questo numero di utenti.

Per il momento l’unica fonte di cui ci si può fidare è il tool pubblicitario del canale. Le stime dello stesso ci permettono di comprendere quanti utenti attivi mensili corrispondenti a diversi criteri socio-demo e di interessi è realisticamente possibile raggiungere.

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Innovazione nel Retail, ecco come sarà il negozio del futuro.

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Il punto vendita fisico sta cambiando, questo è chiaro. In realtà, se pensiamo alla storia stessa del negozio (vedi slide sopra), la mutazione è insita al concetto stesso di servizio retail. Sta cambiando il suo ruolo nel processo di acquisto dell’utente e sta cambiando anche strutturalmente con l’integrazione di supporti tecnologici importanti sia in processi gestionali di back-end che in fasi di relazione front-end con il pubblico.tecnologia-nei-processi-retail
Da qualche anno gli Osservatori del Politecnico di Milano monitorano e tracciano puntualmente la mappa del cambiamento. Ecco i punti chiave e una serie di dati della ricerca 2017 presentati durante il convegno di quest’anno dal titolo: IL RETAIL DEL FUTURO: TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

  • La spesa in innovazione digitale nel Retail vale circa il 20% del totale degli investimenti
  • Il 91% dei top retailer implementa almeno un’innovazione a supporto della customer experience nel punto vendita come chioschi, touch point e sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, seguite da quelle di back-end trainate da CRM e sistemi di monitoraggio dei clienti in store.

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  • Per il 64% dei retailer italiani lo store del futuro sarà un punto dove i consumatori interagiranno attraverso i cinque sensi con il brand

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  • Per i top retailer italiani la principale sfida dello store del futuro sarà offrire una customer experience efficace e appagante per consumatori molto diversi e per uno stesso consumatore in cui convivono bisogni e comportamenti differenti in momenti differenti. In questo contesto l’innovazione passa attraverso quattro cantieri: integrazione omnicanale tra il negozio e le iniziative digitali (indicato dal 57% del campione), offerta di nuovi servizi (più o meno) correlati al business del retailer (23%), introduzione e sviluppo di innovazioni digitali (13%) e ideazione e lancio di nuovi format di negozio (7%). Esperienza evoluta, corsi di formazione in store, realtà virtuale e aumentata, negozi itineranti, negozi esponenziali, servizi di prenota e ritiro o di consegna dei resi sono solo alcune delle innovazioni in atto.
  • Tante le start-up che contribuiscono in maniera verticale all’innovazione sviluppando tecnologie in grado di semplificare, velocizzare e personalizzare il processo d’acquisto,  sviluppare un customer journey esperienziale, fidelizzare il cliente, rendere fluida l’esperienza d’acquisto.

le-Sturtup-per-il-retail

  • Con la crescita dell’e-commerce e dell’accesso online alle informazioni in grado di influenzare le decisioni d’acquisto la sfida per i retailer si gioca su nuove dimensioni del Tempo e dello Spazio nelle relazioni con un consumatore. L’utente verso cui trovare risposte/soluzioni è: sempre più veloce, iper-informato, razionale, opportunista e giustamente critico.
  • La ricerca 2017 ha permesso di identificare 4 modelli di Infinite Customer Journey, disegnati non più come una sequenza lineare di “tappe”, ma come un’esperienza fluida, abilitata da tecnologie digitali che ingaggiano in modo continuo il cliente sia all’interno sia all’esterno dello store.

Ecco infine un’infografica riassuntiva dei principali dati e trend.
Osservatori-retail-infografica
 


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