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Rassegna 2.0 aprile 2010

ciao a tutti da questa settimana condividerò online una sorta di rassegna web delle notizie più interessanti su social media, tecnologie per la comunicazione e quant’altro graviti attorno al mio settore. Nel rispetto delle fonti citate (e linkate) provo comunque a proporre una sintesi di ciascuna notizia tratta dal lavoro del team R&D dei miei colleghi dell’agenzia Connexia.

Facebook Connect per la Citroen DS3 contest Facebook Connect spopola tra i contest adv. Sul sito internet DS3 JUST ONE è possibile partecipare alla gara che premierà la fotografia più bella e darà la possibilità al vincitore di guidare per un anno la nuova Ds3. La partecipazione al concorso avviene dopo essersi collegati al proprio account Facebook. Il punto forte del contest: 1) la sincronizzazione tra il video della nuova Citroen e le foto postate dall’utente su Facebook agevola il legame tra il marchio e la persona (vedo le mie foto personali scorrere nel video Citroen, mi sento subito invogliato a continuare l’esperienza e mi sento anche un po’ vip!); 2) la possibilità di invitare i propri contatti Facebook e Twitter a votare la foto in gara aiuta la viralità e la diffusione del concorso. Vai all’articolo originale


Volkswagen funny contest per scoprire che gli amici in Facebook ‘inquinano l’ambiente’ Volkswagen presenta un gioco molto divertente e accattivante che ridicolizza l’utilizzo che facciamo di Facebook. Con Facebook Connect il video Blue Motion viene personalizzato con le proprie foto per mostrare come la maggior parte dei contatti che abbiano sia inutile e… ‘inquinante’. I divertenti personaggi di Blue Motion rappresentano i nostri contatti Facebook che, incredibile ma vero, non fanno altro che produrre C02 e inquinare l’ambiente. Il punto forte del video: 1) creatività; 2) originalità; 3) ironia. Il punto debole: dopo avere creato il proprio Blue Motion character, non è possibile postarlo sul proprio profilo in modo automatico. Il personaggio viene postato sulla bacheca del contest, ma non sulla nostra, la viralità ne risente in modo negativo e la diffusione è limitata. Vai all’articolo originale


Il Mobile sta cambiando i Social Media L’accesso alla rete attraverso dispositivi di telefonia mobile è un fenomeno in rapida ascesa e di portata mondiale. Un interessante grafico pubblicato da flowtown mostra le caratteristiche di questo fenomeno. Più di 100 milioni di persone accedono ogni giorno al proprio profilo Facebook attraverso il telefonino. Questi utenti hanno frequenza di update sui profili doppia rispetto a un normale utente. Il Social Network più “loggato” è Facebook, seguito da Myspace e da Twitter. L’attività preferita del mobile user è l’istant messaging, seguita dallo sharing di link interessanti. Vai all’articolo originale

Il passaparola online e il ruolo della PR Il Washington Post ha pubblicato un articolo in cui descrive (e critica) la condotta di alcune aziende che, con l’aiuto di agenzie di PR, manipolano il passaparola online sui propri prodotti. Ritorsione prevedibile in era social. Il caso citato ad esempio riguarda il sito Yelp, contenente circa 10 milioni di recensioni su prodotti e servizi che dovrebbero essere forniti in maniera spontanea dagli utenti. Così non accade, e spesso le azienda pagano gli user per rilasciare commenti positivi. Anche il rank dei commenti segue un ordine qualitativo e non temporale.Comportamento scorretto viste le regole sulla raccomandazione dei prodotti rilasciate nel 2009 dalla Federal Trade Commission dalla Word Of Mouth Marketing Association. Vai all’articolo originale

Facebook presenta le Community Pages (vedi pillola wiki) Facebook ha recentemente annunciato l’ennesima novità strutturale. Dopo profili, gruppi e fanpage ecco arrivare le “Community Pages”. In questa categoria verranno raggruppate tutte quelle pagine “non ufficiali” ma che per alto numero di partecipanti meritano una catalogazione a parte. Ecco allora che le pagine brand avranno caratteristiche ben distinte rispetto ai fan della “pizza”, convogliati nella nuova community page di riferimento. Il dubbio è lecito: ennesima complicazione o agevolazione? Vai all’articolo originale

Sfogli Panorama e si accende la Tv Panorama è il primo giornale al mondo a portare in edicola il video sulla carta stampata. Il numero di Aprile conterrà uno speciale inserto di quattro pagine con display ad alta definizione e un altoparlante. Piegando alcuni pulsanti partiranno dei videoclip. Un numero destinato a entrare nella storia dell’editoria per l’innovazione che racchiude e perché diventerà ricercatissimo dai collezionisti. L’inserto speciale sarà nelle edicole con una tiratura limitata di 10 mila copie vendute allo stesso prezzo di copertina (3 euro). Vai all’articolo originale

Osservatorio Multicanalità: il consumatore Internet nel 2009

Stamattina c’è stata la “resa dei conti” dell’Osservatorio Multicanalità 2009, il progetto in collaborazione con Nielsen, Nielsen online, Politecnico di Milano e Connexia, che si pone come obiettivo l’analisi dei trend evolutivi del consumatore in relazione alla multicanalità legata all’accesso di massa ai nuovi media.

La Ricerca 2009 in particolare si proponeva di continuare a studiare le tendenza già evidenziate nelle edizioni precedenti (due) e in particolare di analizzare:

la propensione del consumatore alla multicanalità lungo il processo di relazione con le imprese;
◦ il consumo dei media;
◦ il ruolo del Mobile e non solo di Internet lungo tutto il processo;
◦ la risposta delle imprese ai cambiamenti in corso.

Interessante l’intervento di apertura della conferenza di Cristina Papini, Sales & Project Manager di Nielsen Online, che ha condiviso una fotografia degli utenti internet online di cui propongo di seguito le slide sottolineando quelli che a mio avviso sono 3 concetti fondamentali:

1. C’è sempre maggiore convergenza e contaminazione tra mezzi tradizionali e nuovi media con la nascita di una particolare: “dieta mediatica” a seconda dei cluster del consumatore

2. In un mondo “technology driven” che vede una crescita dell’utilizzo di internet e nello specifico dei social media: gli utenti SONO i nuovi media. Esperti, autorevoli e disinteressati offrono in rete una pluralità di messaggi di cui il consumatore tiene sempre più conto.

3. Con 8,5 milioni di navigatori mobile, la socialità passa in misura crescente dal telefonino: sms, mms, internet… connessi sempre, ovunque, con chiunque

Ricomincio da 4. Le certezze sui BLOG da portarsi nel 2010

Se ne sono accorti. Adesso non è più un segreto, una voce messa in giro dai nerd o meglio dai geek. Adesso tutti sanno quello che ripetiamo da anni: i blogger sono influenti, i blogger contano. Conosceli, leggerli, dialogarci (badate, non solo informarli) è fondamentale.
Di recende ho letto un post di scenario di Riccardo Stagliano un blogger de La Repubblica molto utile a tracciare un quadro dell’attuale situazione dei blogger nel mondo.
Partendo da questo e integrandolo alle diverse altre notizie sullo stato dell’arte di un universo, la blogosfera, che contiene 150 milioni di blog nel mondo (anche se attivi sono una minima percentuale) penso si possano rilevare, ribadire e condividere 4 caratteristiche o affermazioni o postulati … 4 COSE insomma circa i BLOG. Ricomincio l’anno da quelle. Ricomincio da 4:

1) I BLOG RENDONO DEMOCRATICA LA COMUNICAZIONE
In diversi casi i blog amatoriali superano quelli di grandi editori, proprio Stagliano cita il caso di Jezebel.com i cui lettori sono superiori a quelli di Style.com. Una buona strategia SEO (ormai si può imparare quasi da autodidatti), lo sviluppo di una rete di contatti strategici (le relazioni migliori e più efficaci sono quelle gratuite) e la qualità e l’onestà intellettuale percepita dei contenuti valgono potenzialmente quanto l’influenza dei budget investiti da un editore. Venendo meno i costi di produzione e distribuzione la potenza di fuoco può essere equiparata, quello che conta è la strategia e l’innovazione.

2) I BLOG SONO STRUMENTI DI BUSINESS
Il linguaggio e i contenuti più informali e meno pubblicitari del blog affiancano quelli ufficiali trasmessi dall’ufficio stampa, dal sito web e dalla pubblicità. Le aziende scelgono i blog per:

  • essere Trasparenti,
  • comunicare da pari con l’utente/cliente in modo immediato e diretto (nessun giro largo o intermediario, zero distorsioni del messaggio),
  • guadagnare la fiducia e costruire un rapporto più stretto e reciproco con il fruitore,
  • mostrare l’innovazione e la capacità di utilizzo dei media di tendenza,
  • gestire parte del customer care analizzando le criticità in modo costruttivo diminuendo e controllando la frustrazione di eventuali clienti insoddisfatti.

3) I BLOG SONO MINACCIATI DALL’OMBRA DELLA CENSURA
Proprio perchè grande strumento di espressione democratica i blog rappresentano in maniera crescente una minaccia per molti paesi che democratici non sono o che comunque affrontano l’argomento in modo restrittivo. Come illustra un post di Un BlogInDue.it nel 2009 si regista nel mondo la morte di un Blogger in prigione, 151 casi di Blogger o cyber-dissidenti arrestati e 61 Blogger aggrediti (cifre accertate ma è possibile che i numeri siano molto più elevati). Da un anno
all’altro il numero dei Paesi colpiti dalla censura online è raddoppiato. Si tratta di una tendenza preoccupante che sottolinea il rafforzamento del controllo esercitato sui nuovi media da parte
dei governi. La Cina popolare è rimasta il censore principale di Internet nel mondo e ad essa si sono affiancati paesi come l’Iran, la Tunisia, la Thailandia, l’Arabia Saudita, il Vietnam, l’Uzbekistan, Turkmenistan che hanno scelto la strada dell’oscuramento sistematico di siti e blogs e della sorveglianza continua dell’espressione online.

4) I BLOG “MANENT”… PIU’ DELLA CARTA
E’ vero che l’autorevolezza del giornalista che scrive su quotidiani e periodici non è stata soppiantata da quella del blogger, seppure ci siano ormai blogger equiparabili per fama e credibilità. Quello che però succede è che la reputazione di brand, prodotti, persone, servizi sulle testate cartacee ha la tendenza a iniziare il suo percorso verso l’oblimo dal momento della resa dei giornali da parte dell’edicolante, su internet invece c’è chi ancora oggi cerca di far scalare nelle ricerche su Google articoli critici verso di sè scritti anni or sono. Chiudo riprendendo uno stralcio dell’articolo citato in apertura:“C’è stato un cambiamento completo quest’anno” ammette al New York Times Kelly Cutrone, che organizza sfilate dall’87, “Se credo, come pr, di dover tenere gli occhi su qualche ragazzino che scrive un blog dall’Oklahoma tanto quanto su un editor di Vogue?
Assolutamente sì. Perché una volta che qualcosa è scritto su internet non va più via. Ed è la prima cosa che lo stilista vedrà”.

Vins