Digital Retail in Italia, i piccoli passi dell'innovazione: persone, tecnologie ed esperienze.
L’innovazione Digital nel Retail italiano è una necessità ma non tutti ne sono consapevoli o quantomeno non tutti hanno in mente la stessa strada per arrivarci.
Questo in sintesi quanto emerso dall’evento sull’Innovazione Retail organizzato oggi da Osservatori del Politecnico di Milano.
Il 65% dei top retailer non ha una chiara strategia di innovazione digitale e forse proprio per questo solo l’1% del fatturato dei retailer italiani è destinato agli investimenti in innovazione.
Ad ogni modo nell’ultimo anno sono in media 3 le innovazioni tecnologiche introdotte in azienda lato back-end e front-end segno di una volontà e consapevolezza che qualcosa va fatto per fronteggiare con successo i cambiamenti in corso nelle abitudini dei consumatori. Tante le innovazioni già introdotte in-store o quelle valutate per il futuro dai diversi player del mercato in grado di arricchire, velocizzare o rendere più emozionale l’esperienza del consumatore. Il negozio del futuro è un cantiere aperto? Tra tecnologie che appaiono più come gadget (es. il camerino smart) e altre più strategiche come i sistemi di payment digitale e di business intelligence direi proprio di si.
Nella ricerca e nello sviluppo di professionalità legate all’innovazione digitale i retailer cercano sopratutto figure Marketing e Vendite: l’eCommerce Manager è indispensabile per 6 aziende su 10. Costi elevati e mancanza di competenze interne limitano i medio-piccoli retailer: 6 su 10 sono presenti sul web.
Tra i settori che hanno già affrontato la sfida al commercio elettronico e mobile, integrandolo nel loro business, si passa da un’elevata maturità di ambiti come l’intrattenimento, l’elettronica e l’abbigliamento a una bassa implementazione di dinamiche di vendita online da parte del comparto alimentare.
Infine Customer Journey: come cambia? La multi-canalità si avvia a diventare poli-canalità nel senso che ogni consumatore segue un percorso non lineare volto a privilegiare ora la pratica e la relazione, ora la velocità di esecuzione di un acquisto ora l’esperienza e in altri casi il coinvolgimento in attività e rewarding a valore aggiunto.
Ecco, in questa infografica, una sintesi dei principali dati e dei modelli presentati durante l’incontro.