Sito Mobile: qual è la soluzione migliore?
Prendere in mano lo smartphone è la prima cosa che fai al mattino? Probabile, magari la seconda. App o Browser ormai è questo il punto di contatto principale degli utenti con i mondi digitali dei vari marchi. Ed è per questo che l’attenzione delle imprese al Mobile Browsing è ormai un diktat.
Le soluzioni adottate sono diverse, diverso è l’investimento necessario per ciascuna e il pensiero che ci sta dietro.
Considerando le principali aziende per fatturato in 13 differenti settori analizzate nel corso della Ricerca dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, emerge che il 68% ha un sito responsive, il 15% un mobile site, il 13% un sito adaptive e solo il 4% un sito non ottimizzato.
Ma cosa significa sito responsive, adaptive o m-site? Quali differenze ci sono?
Provo a riassumere:
Quando parliamo di Responsive Web Design (RWD) parliamo di un sito le cui pagine si adattano automaticamente nel momento in cui vengono visualizzate da Mobile piuttosto che da desktop. In termini di sviluppo il codice è uno solo per la versione desktop e mobile e una sola la url che ospita il sito. In generale è più semplice modificare template responsive rispetto ad altri di diverso tipo.
Nel caso dell’Adaptive Web Design (AWD) invece viene utilizzato il server per capire se un sito è visitato da un dispositivo mobile (e quale esso sia) o desktop e questo dà la possibilità di creare e mostrare templates diversi, creati ad hoc, a seconda dello schermo in cui si visualizza. Nel responsive si adatta la pagina, nell’adaptive viene scelto l’url corretto verso cui indirizzare la visualizzazione. A livello pratico, grazie a questo metodo e al fatto che le pagine mobile sono ospitate su un dominio specifico, le stesse possono caricarsi in modo più rapido, elemento che, per utenti con connessioni mobile non sempre rapidissime (rispetto a quelle desktop), si traduce in minore tasso di abbandono del sito legato a possibili lentezze di caricamento. Dai dati dell’Osservatorio emerge come il 46% dei navigatori mobile dichiarano di aver abbandonato un sito non sufficientemente veloce o usabile “spesso” o “qualche volta” durante l’ultimo anno. Un altro vantaggio sta nella possibilità di creare più template a seconda della dimensione dello schermo mobile specifico che, come ci mostra il mercato è e sarà sempre molto variabile (es. iPhone, iPhone plus, iPad mini, iPad). Un grande vantaggio però comporta anche un costo maggiore poiché le ore di sviluppo di due o più codici differenti per ogni dispositivo o macro-famiglia sono superiori a quelle necessarie per lo sviluppo di un sito di tipo responsive. Questo metodo di design è utilizzato spesso nel caso in cui esistano già siti desktop pre-esistenti e si voglia solo aggiungere a questi una versione mobile con navigazione più efficace rispetto al semplice “rimpicciolimento” della versione desktop (ciò che succede per i siti non-reponsive).
Partendo dall’Adaptive si può arrivare ad un’estrema personalizzazione non solo dei template ma anche delle funzioni di un sito mobile che rispetto a quello desktop può presentare ad esempio menù, call to action o contenuti in parte o completamente differenti pensati dalla versione per schermi desktop o laptop proprio per la fruizione da un dispositivo di dimensioni ridotte. In questi casi parliamo di m-site, siti che si avvicinano molto all’esperienza di navigazione che può essere fatta con un app. Uno degli esempi più famosi è la versione mobile di Facebook ospitata all’indirizzo “m.facebook.com”.
Esiste una soluzione migliore delle altre nel caso in cui non si voglia o non si possa arrivare a sviluppare e sopratutto a promuovere efficacemente un’app proprietaria? No.
Come sempre dipende dai casi. Occorre partire dai contenuti piuttosto che dal servizio che un marchio ha bisogno o intenzione di offrire online e in base a quelli realizzare se l’esperienza fornita per l’utente mobile è sufficientemente efficace già con un sito responsive piuttosto che bisognosa di una serie di personalizzazioni più o meno importanti.
Per un sito vetrina nella maggior parte dei casi una versione responsive è più che sufficiente. Per siti molto strutturati con alberature complesse e, oltre che informazioni, anche funzionalità particolari (es. siti di case automobilistiche con configuratori di un prodotto, siti di e-commerce) vale la pena prendere in considerazione un investimento maggiore in personalizzazione delle versioni per smartphone e tablet.
Chiudo con un’infografica che riassume bene le differenze tra le due tipologie di approccio.