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Automotive: best brand social 2022 in Italia

Automotive: best brand social 2022 in Italia

Con una media di 86.000 interazioni al mese per canale social l’automotive è uno dei settori di maggior successo su Facebook e Instagram in Italia. Quali sono i marchi più coinvolgenti? Leader di questa prima parte del 2022 è Audi seguita (è il caso di dire “a ruota”) da Alfa Romeo e con maggiore distacco da Bmw.

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Italiani e Sostenibilità: quanto funziona in comunicazione?

Italiani e Sostenibilità: quanto funziona in comunicazione?

La frase più intelligente che ho sentito oggi: “BISOGNA PRIMA FARE E POI PARLARNE“. Mi piace al punto che ho scelto di scriverla bella in grande per introdurre questo post e anche qualche mia futura lezione universitaria. Non è un concetto nuovo certo, ma ogni tanto serve qualcuno che lo ripeta, ce lo ricordi. Benché questo pensiero sia applicabile a diversi ambiti della vita in questo caso è correlato al dibattito su come bisognerebbe comunicare e raccontare un BRAND. 

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Pride Month: per molti ma non per tutti. Purtroppo!

Pride Month: per molti ma non per tutti. Purtroppo!

Un brand deve prendere posizione su tutto? Non è necessario, ma su certi temi avrebbe MOLTO senso. 
?️‍??️‍??️‍??️‍?
Sta terminando il Pride Month, una ricorrenza che quest’anno – forse anche a causa delle limitazioni sugli eventi fisici – ha avuto grande eco Social. Anche i brand si sono esposti più che in passato a favore della libertà di genere.

Sono tantissimi i marchi che hanno scelto di ibridare il proprio logo con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo del movimento LGBTQIA+. Un’attività, se vogliamo banale, ma che più di tante parole definisce il posizionamento di un marchio agli occhi dei propri follower. Alcuni brand come Amazon per il suo Prime Video o Deliveroo hanno addirittura deciso di giocare anche con lo stesso nome del brand per comunicare il messaggio ancora con più forza. 

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[Strategia] Valorizzare le recensioni degli utenti per promuovere in modo più efficace.

Sono diversi i modi (o come dice Google i “momenti”) in cui un marchio può e dovrebbe intercettare un utente.
Tra questi una delle fasi di contatto più trascurate soprattutto in settori poco propensi alla vendita online è quella in cui i potenziali clienti cercano recensioni di altri utenti per valutare la bontà o le falle di un prodotto o servizio di loro interesse. L’esperienza sul campo mi porta a contatto con tantissime iniziative di brand in cui l’opinione dell’utente sul prodotto/servizio promosso è totalmente assente demandata a fonti esterne indipendenti e anche poco monitorate.
Eppure i dati ci dicono che negli ultimi anni cresce la fiducia attribuita dagli utenti alle recensioni online. Sempre di più (vedi grafico seguente) una recensione online ha la stessa credibilità di una raccomandazione personale.
  
E questa recensione ha un peso fortissimo nella decisione d’acquisto dell’utente, sia nel convincerlo ad acquistare (recensioni positive) che al contrario nel dissuaderlo dal farlo (recensioni negative). Solo il 12% degli utenti non da’ troppo peso a ciò che legge, gli stessi che ritengono poco affidabili le recensioni online di cui quasi sempre, almeno nella loro visione, è complesso valutare l’autenticità.
  
L’ultimo dato interessante da condividere per comprendere il peso delle recensioni rispetto all’idea che i consumatori si costruiscono del brand è verticale e riguarda il segmento di Social User e mostra come le recensioni siano, per gli utenti facebook, seconde come fonte di informazione solo ai risultati forniti dai motori di ricerca (fonte: GlobalWebIndex).
 
In una strategia che funzioni, quindi, il budget e le risorse dedicare allo sviluppo di Siti di prodotto, attività di Social media marketing, promozione all’interno di siti di comparazione devono essere proporzionate a denaro e tempo dedicato alla stimolazione e alla valorizzazione delle opinioni degli utenti.
Le internet pr servono (e sono) anche a questo ma non è il solo metodo. In generale diventa fondamentale trovare la chiave giusta per creare e spendersi relazioni One-To-One soprattutto con gli affezionati del brand. 
A voi, anzi a noi, ideare il modo migliore.

[Case History] Corona Summer: come valorizzare il Brand con attività multicanale. Prodotto, sponsorizzazioni, social, contest e e-commerce convivono.

Di recente con il mio team di lavoro ci siamo trovati a ragionare sulla necessità di valorizzare online iniziative di brand nate e pensate per vivere sul piano fisico.
Lasciando perdere i ragionamenti teorici sul SoLoMo (Social, Local e Mobile) e ogni pippone articolato sul tema ci tengo a fare una considerazione importante ovvero che non è più produttivo (da tempo) pensare alle attività digital come qualcosa che sia a supporto di qualcos’altro. Non lo dico per reclamare dignità e valore sul digital ma semplicemente perchè solo se si pensa a un progetto in maniera multicanale fin dall’inizio ogni pezzo di esso potrà restituire il massimo del valore possibile.

VALORIZZARE I SUMMER TOUR
Molti brand nel periodo estivo ideano o sponsorizzano progetti itineranti per il paese con stampo più o meno pubblicitario. Pensate a iniziative di Sampling di prodotto sulle spiagge durante il giorno piuttosto che a momenti di intrattenimento con Dj Set all’interno dei locali all’ora dell’aperitivo o, a sera, a tour musicali di grandi artisti in cui campeggiano ovunque cartelloni e stand del marchio.

Fin qui niente di strano, avviene da anni e la formula dell’iniziativa stagionale sembra essere immortale. Oggi è però importante riuscire a slegarsi dalla ricetta: “sponsorizzo il tour di un cantante e poi ci faccio anche i banner online o lo riposto sulla mia pagina Facebook”.
Oggi occorre iniziare fin da subito a progettare tutto mettendo sul tavolo le necessità e le formule top che ciascun canale offre per poi solo in seguito adattare la formula e i contenuti del progetto a seconda dei requisiti richiesti.

Un Esempio da imitare arriva da Corona che negli Stati Uniti ha promosso il classico Summer Tour sposando l’impostazione per cui ogni pezzo ha vita propria e una specifica identità ma vive in modo coerente con tutto il resto.
Il progetto si chiama in modo molto immediato (banale ma efficace): CORONA SUMMER

LA CALL TO ACTION EMPATICA
Si parte con la call to action contenuta all’interno di un banner molto poco commerciale e che richiama immediatamente l’atmosfera “social” a cui gli utenti sono abituati. Il banner animato mostra un album che si sfoglia da solo e contiene foto di ragazzi in contesti tipicamente estivi (parco, giochi tra amici, concerti, etc). La richiesta è semplice: condividi la tua foto estiva e potresti diventare protagonista della nostra campagna pubblicitaria. Dunque: un contenuto che tutti hanno (tutti gli appartenenti al target dell’iniziativa), molto semplice (non chiede di interpretare nessun particolare tema) e che fa leva sull’edonismo generazionale (chi non avrebbe voglia di apparire ed essere riconosciuto in una campagna pubblicitaria con il solo sforzo di inviare una foto?)

NEL SITO SI SCOPRE UN MODO NUOVO
Cliccando sul banner si arriva in un sito in cui la call to action originaria esplode mostrando un modo fatto di infiniti altri mondi in grado di attrarre e coinvolgere l’utente ben oltre i secondi necessari a inviare la foto e offrendo quella che si direbbe una vera e propria esperienza di brand.

Oltre al concorso fotografico con generazione di UGC ci sono:

  • un’instant win con codici presenti sui pack (per cui: “divertiti si ma se vuoi vincere altri premi consuma anche il prodotto”)
  • Partner Virali nonchè considerati cool dal target come Buzz Feed e Rolling Stone … che rilanciano l’iniziativa e producono contenuto in target all’interno dei loro canali
  • una Web Radio Sponsorizzata che parte in automatico per intrattenere i visitatori al sito
  • il rilancio del tour musicale di Kenny Chesney sponsorizzato da Corona.
  • il rilancio dello store online in cui sono presenti gadget e prodotti veri come il refrigeratore da spiaggia (altra componente direttamente commerciale)
IL DESIGN E LA USER EXPERIENCE

I più geek avranno anche notato quanto lo stile grafico del sito richiami fortemente il mondo delle flipboard nonchè di Windows 8, altro linguaggio, quello di user experience, congeniale al pubblico di riferimento.

A qualcuno sembrerà tutto molto semplice, eppure non lo è. Lo stesso progetto, nato in maniera classica, che poi è l’approccio della maggior parte dei marchi, avrebbe portato ad esempio a sponsorizzare il concerto del cantante country-rock e ad attaccarci Banner a tema, Instant Win (probabilmente dei biglietti del concerto) e nel caso migliori i brani in download trasformando l’artista nel testimonial del marchio. In questo modo invece sono l’estate e il divertimento (temi ben più ampi) i veri protagonisti e la differenziazione di micro iniziative concorre ad abbassare il tasso di rimbalzo di utenti dall’iniziativa. Per dirla in maniera cruda: il responsabile sponsorizzazioni ed eventi e quello del marketing digitale si sono messi insieme e hanno coinvolto nella stessa stanza anche il marketing di prodotto/canale per quanto riguarda la questione dei codici sui pack (cosa non banale) e il responsabile dell’e-commerce. Quello che ne è venuta fuori è una case history da cui trarre insegnamento.
Che ne pensate?


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