Boom online di ricerche per il "Black Friday". In Italia più cercato dei "Saldi".
“Che palle queste mode americane”… Quante volte abbiamo sentito o pronunciato questa frase negli ultimi anni? Tra Halloween, Thanksgiving, San Patrizio, Baby Shower e altri trend e tradizioni importate dagli Stati Uniti sono altrettanti i momenti e le iniziative di Marketing collegate agli stessi.
Dopo una prima forte affermazione nel 2015, sopratutto online, una di queste tradizioni ha vissuto quest’anno un vero e proprio boom: il black friday.
Questa giornata è successiva al Giorno del Ringraziamento e dà origine, dal punto di vista commerciale, al periodo dello shopping natalizio. Anche se non è certa l’origine del nome di questa ricorrenza, secondo alcune fonti, questo nasce da un modo di definire la giornata nella città di Philadelphia per indicare il caos derivato dal traffico cittadino creatosi solitamente per l’occasione.
Passando dell’analisi storica a quella dei dati disponibili al momento, ovvero quelli delle ricerche online effettuate in Italia sul tema (vedi grafico seguente), notiamo come anno su anno negli ultimi 5 anni le ricerche a tema siano cresciute in modo esponenziale. Per quanto siano prevedibili i picchi generati ogni anno nel mese di Novembre è meno pronosticabile quanto avvenuto nel 2016 quando l’interesse degli utenti italiani è triplicato rispetto all’anno precedente. Ancora più sorprendente il rapporto con un tema di scontistica che ha da sempre scandito gli acquisti nel nostro paese ovvero i Saldi stagionali che avvengono 2 volte all’anno a Luglio e Gennaio (linea rossa nel grafico). In rapporto alle ricerche su questo tema quelle relative al Black Friday nel 2016 appaiono per la prima volta notevolmente superiori (Fonte: Google Trends).
Ma quindi da quest’anno il Black Friday avrà un impatto sui consumi degli Italiani superiore a quello dei classici Saldi? No, o meglio, non è detto perché chiaramente le ricerche ci mostrano l’interesse su un tema che, in questo caso, per forza di cose essendo relativamente nuovo, attira un maggior numero di ricerche puramente informative di curiosi che hanno come obiettivo anche solo capire di che si tratta o perché l’evento ha questo nome. Non è da sottovalutare anche la vicinanza tra ricerche su Google, quindi online, e il luogo dove il Black Friday per ora genera le maggiori vendite: internet quindi non è detto che nei negozi fisici l’interesse sia lo stesso rilevato online.
Dall’analisi delle query associate al black friday negli ultimi 90 giorni vediamo come in generale, da sempre, l’evento più atteso sia quello di Amazon (primo tra i brand nella colonna destra del grafico sotto, quella con i volumi assoluti di ricerche) che, per il secondo anno, ha pubblicizzato l’iniziativa di sconti temporizzati anche in TV. A seguire Mediaworld. Dall’altra parte si sono attivati in maniera decisa anche una serie di player meno abituati a campagne dedicate o a registrare volumi di ricerche elevati in altri periodi dell’anno. Ecco quindi che nella chart a sinistra, quella con le ricerche principali per tassi di crescita, appaiono brand come: Zara, Trony, Apple, Ryanair, Expert e Sony (quest’ultimo con il prodotto Ps4).
Infine per avere un’idea di come alcuni di questi marchi e catene abbia spinto volantini e promozioni dedicate ecco una carrellata di Post Facebook. Inutile dire che il “black” sia il colore più usato dai grafici. In questo caso la fantasia conta poco, è la percentuale di sconto a guidare e spero che abbiate fatto dei buoni affari.
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