Scegliereste un supermercato in base a quanto è bravo a comunicare su Facebook? Forse no, magari ci andate semplicemente perchè è il più vicino a casa vostra o perchè propone prodotti o prezzi migliori degli altri. Partendo da questo punto fermo però è innegabile che nel tempo inizierete ad affezionarvici, che in qualche modo le offerte, le suggestioni e tutti i messaggi che possono arrivarvi dai suoi canali online potranno influenzare le vostre scelte di consumo.
Basterebbe questo a motivare agli occhi di un’insegna della Grande Distribuzione Organizzata l’investimento in Social Media Marketing. Eppure non tutti la vedono allo stesso modo e a best practice di settore si alternano altri casi che mettono in luce player ancora poco convinte dell’utilità del Social nella propria strategia Marketing.
L’“Osservatorio Brands e Social Media”, realizzato da Digital PR e OssCom – Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica ha da poche ore pubblicato i risultati salienti del sui studio dedicato alla GDO ed eccoli tutti riassunti in un’infografica.
In alcuni post precedenti ho condiviso alcune suggestioni e qualche suggerimento utile alla compilazione del cosiddetto “piano editoriale” social di un brand.
Abbiamo iniziato dai post che scandiscono il tempo e salutano i fan augurando cose semplici come il “buongiorno” o la “buona domenica”.
Poi abbiamo visto anche quanto possano essere utili e apprezzati gli “How To”, i tutorial che aiutano gli utenti risolvere problemi, imparare nuove cose o realizzare piccoli lavoretti.
Oggi aggiungo un’altra piccola importante attività da integrare alle vostre abitudini giornaliere: il monitoraggio dei trend online. In poche parole fate in modo di conoscere e di conseguenza di postare sui temi che ogni giorno gli utenti stanno cercando online o su quelli di cui stanno già parlando. Perché questa attività funzioni è fondamentale una componente: la tempestività.
COME FARE: Ipotizziamo che siate community manager per un marchio produttore di smartphone.
Individua un tema coerente (anche un po’ alla larga) con i contenuti della tua brand page. Per farlo utilizza Google Trends, lo strumento di Google che mostra giorno per giorno i temi più cercati dagli utenti (di seguito il widget importabile all’interno di un sito o gruppo di lavoro online). Potrai scegliere tra i temi più cercati quello che cita Il titolo di un film, ad esempio “il cavaliere oscuro” che sarà in onda in prima serata. https://www.google.it/trends/hottrends/widget?pn=p27&tn=10&h=413
Crea un’associazione con un valore o un prodotto del marchio in modo da produrre un contenuto originale. Tornando all’esempio, se hai scelto il titolo di un film potresti pensare a come possa essere la visione dello stesso su uno dei modelli di smartphone a catalogo in modo da esaltarne i colori, la risoluzione o le dimensioni dello schermo.
Declina testualmente e graficamente il tutto facendo attenzione ai diritti d’autore. Potresti scrivere: “Se la saga del Cavaliere Oscuro vi appassiona provate a portarla con voi e vederla ovunque con il nostro ModelloXX” accompagnando al testo una grafica in cui nel display del vostro modello di cellulare richiamate il mondo dei fumetti o del film in oggetto senza però utilizzare un’immagine protetta dai diritti d’autore.
Postate entro due-tre ore da quando avete rilevato il trend
Chiaramente la stessa dinamica è possibile utilizzarla per l’ideazione di contenuti sia su Facebook che su Twitter con un’aggiunta in più in questo secondo social network, ovvero la possibilità di incrociare ai temi più cercati anche quelli più discussi – grazie ai Trend di Twitter (vedi schermata sotto). In questo modo sarà possibile scegliere in quali “discussioni social” andare a collocare il vostro messaggio ed eventualmente quali utenti citare nel momento in cui il vostro contenuto dovesse essere davvero originale e ingaggiante.
Ultima raccomandazione. Mi raccomando, valutate sempre bene l’opportunità di associare il marchio o i suoi prodotti ai vari temi oggetto dei trend. In passato grandi marchi hanno commesso gravissimi errori cercando di cavalcare con messaggi promozionali discussioni su temi delicatissimi trascendendo nel cattivo gusto e venendo criticati da utenti e mass media.
[PREMESSA: faccio notare che questo post è stato scritto nel 2014 quando budget e strumenti Social erano parecchio limitati rispetto ad oggi. Mi piace continuare a tenerlo nel blog perché mi ricorda da dove arriviamo e la strada percorsa in questi anni].
Partiamo da un assunto: nonostante quello che vi raccontino in giro, la qualità richiede tempo. Scordatevi che in 5 minuti possiate liquidare l’attività di gestione giornaliera dei vostri social network perchè sarebbero alte le probabilità di farlo male o comunque di non sortire alcun effetto sulla vostra platea.
Detto ciò l’intento di questo post di poche righe non è quello di trasformarvi in incredibili registi ma piuttosto di condividere con voi un paio di dritte, o come dicono quelli bravi, un paio di “tips” e segnalarvi due, tre strumenti più o meno low cost e facili da usare.
In questo modo potrete creare velocemente contenuti Video adatti all’utilizzo fast food sui vostri canali Social e, spero, divertirvi con strumenti che almeno io uso spesso quando sono con gli amici.
Partiamo da quello che sono riuscito a fare io con un iphone e un ipad durante la pubblicità di una delle mie serie preferite e con lo scopo di scrivere questo post.
Il risultato, metto le mani avanti, è evidentemente di bassa qualità ma con una videocamera di medio valore, delle luci appena discrete (io ho fatto tutto con la lampada che ho sul comodino) e qualche minuto di pazienza in più il video qui sotto potrebbe avere l’aspetto e la qualità necessaria per essere condiviso su una Brand Page Facebook.
Ecco gli step:
1. Definizione dell’obiettivo di comunicazione
Il mio, in questo caso, era quello di spiegare il mio lavoro
2. Definizione del tono di voce
Ho scelto l’ironia, quello che in mancanza di effetti speciali, funziona di più online
3. Scelta del linguaggio visual
Ho richiamato il mondo dei cartoon e dei supereroi utilizzando un mix di personaggi virtuali e pupazzi della Marvel che avevo a casa.
4. Storytelling
Ho raccontato una storia breve con un minaccioso cattivo che lancia un monito sui pericoli del social madia marketing, una banda di personaggi malvagi (ho usato gli Avengers in un ruolo non tipicamente loro ma quelli avevo…) e la riproduzione di me stesso con la plastilina che sgomina il male per giungere alla salvezza.
5. Messaggio finale
ho scelto di comunicare la “lezione del giorno” (o la morale della favola se preferite) ma sarebbe potuto essere anche il nome di un prodotto, l’invito a fare un’azione o altri tipi di richiami al mondo del marchio che state rappresentando (in questo caso io parlavo di me)
6. Montaggio e definizione della durata
Ho messo insieme i pezzi con iMovie per iPad e stabilito di far rientrare tutto attorno ai 30” in modo da non rischiare di perdere visualizzazioni a metà del video.
Ecco il risultato:
Oltre ad iMovie, usato per il montaggio e l’aggiunta di musica ed effetti sonori, ho utilizzato:
l’app WordSwag (con poco più di un euro acquistate la versione completa) per creare i cartelli con il testo statico a inizio e chiusura del video
l’app iMotion HD (costa poco più di 2 euro) per creare e assemblare i fotogrammi della sequenza con i pupazzetti
l’app Morfo per dare vita e voce al personaggio malefico iniziale e al me stesso vincitore in chiusura di video
A questo punto non mi resta che darvi l’in bocca al lupo e se tra voi si nasconde un piccolo Spielberg o anche un bisfrattato Ed Wood (regista peggiore della storia ndr.) ne aspetto ansioso le creazioni.