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Tutti gli articoli di Vincenzo Dell'Olio

Automotive: i 10 migliori post italiani del 2018

Nei primi 4 mesi del 2018 sono stati ben 3260 i post pubblicati dalle pagine Facebook Italiane dei vari brand automotive.
Record di produttività per Mercedes Benz Italia con 196 post (ben 1,6 di media al giorno) mentre è Renault con oltre 859 mila interazioni il brand con più azioni generate sul pubblico.
Venendo ai singoli contenuti due dei post con più interazioni in assoluto (Share+Commenti+Reaction) sono di Peugeot e mostrano come l’heritage del brand possa pesare tanto sugli utenti che associano ad alcuni modelli ricordi, emozioni e il valore stesso attribuito al brand.
Peugeot-404-post-facebook Peugeot-504-post-facebook
Al terzo e quarto posto ci sono due contenuti pubblicati dalla pagina italiana di Audi che, forte dei suoi modelli premium come RS5 ed R8, si limita a mostrarli con fotografie di alta qualità e stile ottenendo migliaia di reazioni.

Dopo questi due marchi e scorrendo la classifica di qualche posizione ci si imbatte in un mega album fotografico di Renault contenente 290 foto che rimandano alle sponsorizzazioni e alle presenze sportive del marchio tra Rally e Formula 1. In questo caso però va considerato che le interazioni dell’album si accumulino nel tempo ogni volta che un contenuto viene aggiunto allo stesso quindi le 20 mila interazioni andrebbero riparte per ciascuna foto caricata.
Renault-rally-post-facebook
Facendo un focus sui post con maggiore viralità e quindi maggior numero di share troviamo al primo posto questo video di Alfa Romeo.

Seconda Mercedes con un altro video e non è un caso che questo formato più emozionale generi maggiore viralità. Il post in questione è anche quello con il maggior numero di commenti.

Al terzo posto per numero di condivisioni troviamo un contenuto di BMW. Anche questo è un video e vede il testimonial del marchio, Alex Zanardi, promotore di un messaggio sulla sicurezza stradale minacciata dall’utilizzo dello smartphone mentre si guida.

Tra gli altri post più commentati troviamo Fiat, con un altro momento nostalgia, e Ford Italia che accumula da qualche mese in un album dedicato le foto delle auto Ford dei propri fan.
Fiat-vintage-regata-post-facebook
ford-ugc-post-facebook
 

[Case Study] Assicurazioni: il caso Farmers Insurance

farmers insurance - the thing in the car
Quello assicurativo non è il settore più facile da raccontare a livello pubblicitario e sui Social in particolare. Gli utenti in media preferiscono soffermarsi su contenuti come le ricette di stagione, un nuovo collare luminoso per il proprio cane, un dettaglio incomparabile di quella che potrebbe diventare la nuova auto di famiglia.
Parlare di polizze infortuni, vita, auto e casa è un’azione che, se fatta nel modo sbagliato, più che interesse rischia di generare “scongiuri”.
Tra le assicurazioni capaci di farlo in modo efficace c’è sicuramente Farmers Insurance. La content strategy di questo marchio è creativa, il tono di voce ironico e i contenuti – molti video – citano spesso fatti reali e curiosi per generare attenzione e al tempo stesso mostrare la capacità del marchio di governare l’imprevisto. A livello di investimenti gli sforzi sono diversi, alternando alcune produzioni più importanti ad altre low budget.
Farmers Insurance Home Page
Ecco due esempi recenti di contenuti Facebook con la storia del giaguaro in cerca di amici per giocare e un consiglio – più serio – sull’utilità di concentrarsi sulla guida più che sulla chat:
Parlando di questo marchio va certamente citata l’iniziativa lanciata nel periodo di Halloween con protagonista l’attore J.K: Simmons (Whiplash, La La Land), testimonial del marchio che fa da voce narrante di alcune storie assurde legate ad “infortuni” imprevedibili: “The Stranger Claims“. L’iniziativa di content marketing richiama per nome e stile narrativo la serie TV “Stranger Things”. Il marchio racconta attraverso diversi video in modo ironico e “spettrale” casi quanto mai originali con il messaggio di fondo che Farmers Insurance, dall’alto della sua esperienza, è in grado di prevedere quasi tutto (“Abbiamo visto quasi tutto, quindi sappiamo come assicurare quasi tutto”).
Ecco qualche esempio:
Una storia di furto come difficilmente se ne vedono in giro…

In questo caso invece minacciose presenze si materializzano sui sedili della propria auto.

La campagna è stata un successo, con i singoli video che hanno raccolto decine di migliaia di visualizzazioni sui vari canali in cui sono stati rilanciati e la possibilità aggiuntiva di navigare all’interno di un’esperienza virtuale a 360 gradi. Innovazione, coraggio e tono di voce inusuale hanno permesso di comunicare questo ambito di mercato in modo fresco e accattivante dando una personalità al marchio senza mai sminuirne l’autorevolezza richiesta dai possibili clienti.
Chi altro seguirà l’esempio nel settore?

I 20 siti sull'Ambiente più visitati al mondo

È da poco passata la giornata internazionale della terra ma sappiamo che le tematiche del rispetto e della salvaguardia ambientale sono sempre “di moda”. In questa classifica trovate i 20 siti a tema ambiente che a livello mondiale generano più traffico.
Tra veri e propri baluardi delle cause legate alla natura come il WWF, siti di informazione, cause verticali connesse all’inquinamento e siti di associazioni governative ecco la classifica dei siti più visitati a livello mondiale su questo tema (fonte: SimilarWeb, aprile 2018).
Top-20-siti-ambiente
Con l’obiettivo di approfondire e imparare qualcosa in termini di contenuti e user experience ne cito 4 selezionati in base alla posizione in classifica piuttosto che ad alcune performance.

L’importanza della ricerca dei contenuti

Iniziamo con il leader per accessi, ovvero il sito del Noaa, National Oceanic and Atmospheric Administration, organo che fa parte del ministero del commercio degli Stati Uniti. In questo caso vale la pena mettere in evidenza una ricchezza di contenuti intuibile già del menù di primo livello che nell’immagine sotto vedete apparire nella versione desktop per icone (con un menù più esteso a comparsa) sulla spalla sinistra. Si va da contenuti sul clima ad altri sugli oceani, i pesci, la ricerca, l’educazione, etc. fino ad arrivare a visioni satellitari della terra.
best-sito-ambiente-1
Di questo sito mi ha colpito il triplice form di ricerca posizionato in home che, prima ancora di rimandare al menù classico offre all’utente la possibilità di ricerca libera, di visualizzare i tool e le risorse più frequentemente visitate dagli utenti piuttosto che di consultare il meteo locale digitando la città di proprio interesse.
Di seguito vedete quanto importanza abbiano questi form sia nella nella versione desktop che in quella mobile del sito. Di fatto è il principale metodo di navigazione proposto (e forse usato) dall’utente.
noaa.gov-best-site-environement noaa.gov-form-ricerca

Mobile First

Il primo e unico sito italiano presente in questa classifica è ideegreen.it (anche se per essere precisi in italia Greenme.it ha più visite di questo sito ma non lo ritroviamo in questa chart forse come molti altri perché categorizzato come sito a tema Persone e Società, ndr). Dalla ripartizione del traffico tra mobile e desktop questo sito, al quarto posto in classifica, si mostra come uno tra i più mobile oriented del settore.
Sembra sorprendente ma andando a visitare la sua versione per cellulari l’home page si presenta come una lunga lista di titoli, quasi fosse un lettore di feed di settore a testimonianza che l’estetica su mobile non è nulla in confronto alla praticità di navigazione e fruizione del contenuto.
idee-green-mobile
 

Navigazione per temi e per formato media

Tra i magazine vale la pena citare la user e la content experience di MNN, Mother Nature Network, un sito completo che estende le argomentazioni legate all’ambiente trattando temi affini come la salute, l’alimentazione, la casa. Interessantissimo il menù di secondo livello che presenta sia una ripartizione per sotto aree tematiche sia una divisione per tipologia di media: foto, video, quiz, articoli assecondando anche il desiderio e la modalità di approfondimento che l’utente preferisce.
Mother Nature network
Piccola cosa rispetto alla progettazione dell’esperienza del sito ma non per questo da sottovalutare l’utilizzo del form di iscrizione alla newsletter. Da una parte è l’azione che permette di convertire il visitatore saltuario in traffico di ritorno e dunque di fidelizzarlo, dall’altra, se definito in modo intelligente, efficace e simpatico permette di riassumere a chi è giunto per la prima volta sul sito gli ambiti tematici e lo spirito dei contenuti del sito.
form-iscrizione-newsletter

Funzionalità Social

Diverso dai siti finora menzionati il contenuto e l’approccio del sito che occupa la dodicesima posizione in classifica per numero di accessi ma la prima per tempo speso online dai visitatori: iNaturalist.org. Potremmo definirlo il Facebook dei Naturalisti, un vero e proprio social network a tema natura in cui i vari iscritti, provenienti da ogni parte del mondo, possono inserire le proprie osservazioni, scoperte, fotografie e materiali di varia natura classificando e condividendo una passione che per molti è anche un lavoro. Non sono un esperto ma à fatto davvero molto bene permettendo anche al semplice curioso di navigare e informarsi per temi, zone geografiche o seguendo guru in materia.
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