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Tutti gli articoli di Vincenzo Dell'Olio

I 20 siti sull'Ambiente più visitati al mondo

È da poco passata la giornata internazionale della terra ma sappiamo che le tematiche del rispetto e della salvaguardia ambientale sono sempre “di moda”. In questa classifica trovate i 20 siti a tema ambiente che a livello mondiale generano più traffico.
Tra veri e propri baluardi delle cause legate alla natura come il WWF, siti di informazione, cause verticali connesse all’inquinamento e siti di associazioni governative ecco la classifica dei siti più visitati a livello mondiale su questo tema (fonte: SimilarWeb, aprile 2018).
Top-20-siti-ambiente
Con l’obiettivo di approfondire e imparare qualcosa in termini di contenuti e user experience ne cito 4 selezionati in base alla posizione in classifica piuttosto che ad alcune performance.

L’importanza della ricerca dei contenuti

Iniziamo con il leader per accessi, ovvero il sito del Noaa, National Oceanic and Atmospheric Administration, organo che fa parte del ministero del commercio degli Stati Uniti. In questo caso vale la pena mettere in evidenza una ricchezza di contenuti intuibile già del menù di primo livello che nell’immagine sotto vedete apparire nella versione desktop per icone (con un menù più esteso a comparsa) sulla spalla sinistra. Si va da contenuti sul clima ad altri sugli oceani, i pesci, la ricerca, l’educazione, etc. fino ad arrivare a visioni satellitari della terra.
best-sito-ambiente-1
Di questo sito mi ha colpito il triplice form di ricerca posizionato in home che, prima ancora di rimandare al menù classico offre all’utente la possibilità di ricerca libera, di visualizzare i tool e le risorse più frequentemente visitate dagli utenti piuttosto che di consultare il meteo locale digitando la città di proprio interesse.
Di seguito vedete quanto importanza abbiano questi form sia nella nella versione desktop che in quella mobile del sito. Di fatto è il principale metodo di navigazione proposto (e forse usato) dall’utente.
noaa.gov-best-site-environement noaa.gov-form-ricerca

Mobile First

Il primo e unico sito italiano presente in questa classifica è ideegreen.it (anche se per essere precisi in italia Greenme.it ha più visite di questo sito ma non lo ritroviamo in questa chart forse come molti altri perché categorizzato come sito a tema Persone e Società, ndr). Dalla ripartizione del traffico tra mobile e desktop questo sito, al quarto posto in classifica, si mostra come uno tra i più mobile oriented del settore.
Sembra sorprendente ma andando a visitare la sua versione per cellulari l’home page si presenta come una lunga lista di titoli, quasi fosse un lettore di feed di settore a testimonianza che l’estetica su mobile non è nulla in confronto alla praticità di navigazione e fruizione del contenuto.
idee-green-mobile
 

Navigazione per temi e per formato media

Tra i magazine vale la pena citare la user e la content experience di MNN, Mother Nature Network, un sito completo che estende le argomentazioni legate all’ambiente trattando temi affini come la salute, l’alimentazione, la casa. Interessantissimo il menù di secondo livello che presenta sia una ripartizione per sotto aree tematiche sia una divisione per tipologia di media: foto, video, quiz, articoli assecondando anche il desiderio e la modalità di approfondimento che l’utente preferisce.
Mother Nature network
Piccola cosa rispetto alla progettazione dell’esperienza del sito ma non per questo da sottovalutare l’utilizzo del form di iscrizione alla newsletter. Da una parte è l’azione che permette di convertire il visitatore saltuario in traffico di ritorno e dunque di fidelizzarlo, dall’altra, se definito in modo intelligente, efficace e simpatico permette di riassumere a chi è giunto per la prima volta sul sito gli ambiti tematici e lo spirito dei contenuti del sito.
form-iscrizione-newsletter

Funzionalità Social

Diverso dai siti finora menzionati il contenuto e l’approccio del sito che occupa la dodicesima posizione in classifica per numero di accessi ma la prima per tempo speso online dai visitatori: iNaturalist.org. Potremmo definirlo il Facebook dei Naturalisti, un vero e proprio social network a tema natura in cui i vari iscritti, provenienti da ogni parte del mondo, possono inserire le proprie osservazioni, scoperte, fotografie e materiali di varia natura classificando e condividendo una passione che per molti è anche un lavoro. Non sono un esperto ma à fatto davvero molto bene permettendo anche al semplice curioso di navigare e informarsi per temi, zone geografiche o seguendo guru in materia.
iNaturalist-homepage iNaturalist-user iNaturalistiNaturalist - profilo utente
 
 
 

Arrivano i QR Code delle pagine Facebook, cosa sono e perché sono utili

Oggi più o meno tutti abbiamo sperimentato quanto inquadrare un codice per poi ritrovarsi in un sito o in una pagina social o con delle informazioni sullo schermo sia infinitamente più semplice che cercare quei contenuti usando un motore di ricerca o digitare lunghe url nel proprio browser mobile.
Non è sempre stato così. Per anni il QR code ha sofferto del complesso del geek per cui solo gli “smanettoni” sapevano usarlo. Poi, anche grazie all’implementazione nativa del lettore nei software fotografici dei nuovi smartphone, finalmente questa funzione è diventata di uso comune.

ATTENZIONE Update: 2022

Come creare il QR Code della propria pagina Facebook (e non solo).

Dopo una breve vita la funzione per la creazione dei QR code all’interno di Facebook sembra essere stata dismessa. Il modo più pratico per crearlo oggi è quello di copiare il Vanity url della vostra pagina dentro applicazioni online gratuite come queste:
https://www.qrcode-tiger.com
https://it.piliapp.com/generator/qr-code/facebook-app/
Fate un test e soprattutto iniziate a ragionare sulle possibili applicazioni all’interno delle vostre strategie online e sopratutto offline (es. su volantini, vetrofanie in negozio, affissioni, spot tv).

L’ARTICOLO SULLA PRECEDENTE FUNZIONE INTERNA A FACEBOOK

La vecchia funzione di Facebook ormai dismessa

Come dicevo in uno degli ultimi articoli del blog il QR Code è ancora vivo (e lotta insieme a noi).
Fra qualche giorno queste opere di cubismo digitale (?) dovrebbero arrivare anche su Facebook. Questo linguaggio di comunicazione, almeno sulla carta, dovrebbe semplificare la navigazione agli utenti mobile.
In questo caso l’upgrade in programma sul social network più grande del mondo riguarda le brand page che daranno la possibilità di generare un pacchetto di veri e propri “poster” QR per promuovere la propria attività su Facebook permettendo agli utenti di seguirla con una semplice scansione del codice.

QR-Code-facebook-pages
Impostando una serie di opzioni è possibile utilizzare i codici per attivare direttamente specifiche azioni. I gestori delle pagine possono infatti scegliere un codice che permetta di:

  • Eseguire “Mi piace” alla pagina per conto degli utenti
  • Eseguire un Check-in nella tua location
  • Collegarsi alla schermata per le recensioni della pagina
  • Raccomandare la pagina
  • Collegarsi all’elenco di offerte della pagina

QR-Code-facebook-pages QR-Code-facebook-pages

Saranno davvero efficaci? I gestori delle pagine inizieranno ad utilizzarli? Facebook è solo l’ultimo della lista dei social network che hanno sposato questo linguaggio.
Snapchat ha gli ‘Snapcodes’ disponibili per tutti gli account
Twitter ha codici QR disponibili tramite le impostazioni dell’account
Messenger ha “Codici di Messenger”
Pinterest ha ‘Pincodes’
Instagram sta testando i codici “Nametag”
Eppure sono pochi gli utenti che fanno uso abituale di questi codici. Che ci sia bisogno di un’opera divulgativa di massa per abbattere quello scetticismo per cui utilizzare un QR code viene percepito come un’operazione di alta ingegneria? Se così fosse forse è proprio Facebook l’attore giusto per metterla in moto.
Ma non si tratta solo di semplificare la vita degli utenti. Come sempre i ritorni per i marchi sono ancora più grandi. La possibilità di tracciare oltre che facilitare una serie di azioni permette anche di creare un legame più stretto e misurabile tra azioni di marketing offline e altre online e viceversa. Se un utente acquisterà un prodotto in negozio utilizzando lo sconto collegato al QR Code Facebook questa azione sarà tracciata digitalmente in modo semplice e attribuita come conversione di un investimento fatto per divulgare quel QR code, ad esempio inserendolo in una locandina pubblicitaria nell’ambito di una campagna affissioni in città.
E probabilmente è proprio la leva delle offerte collegate ai codici QR a poter convincere gli utenti del vantaggio del loro utilizzo. A questo poi va aggiunto tutto il lavoro di Facebook attorno alle funzioni della fotocamera abilitata tramite la propria app: dalle stories alla realtà aumentata fino ad arrivare alle funzioni riconoscimenti facciale su cui sta sperimentando molto proprio in questo periodo. Più gli utenti si abitueranno ad utilizzare la fotocamera tramite l’app di FB più, anche la scansione dei QR code diventerà una normale operazione.

 

Earth Day: 10 ispirazioni dai post Facebook

Il 22 Aprile in tutto il mondo si celebra l’Earth Day, o se preferite in Italiano: “la giornata della terra”, l’evento che sensibilizza tutti gli abitanti di questo pianeta a comportamenti responsabili e sostenibili per salvare l’ambiente e con questo la Terra stessa.
Anche l’Earth Day, da qualche anno, è uno dei momenti di Real Time Marketing che diversi brand raccontano e inseriscono all’interno dei propri piani editoriali Social per sottolineare, ciascuno in base al DNA aziendale, la propria vicinanza al tema. Rispetto ad altri argomenti però la diffusione di post su questa ricorrenza non è così elevata. Ogni azienda, di fatto anche la più virtuosa, sa di poter essere attaccabile in qualche modo per cui parecchie, ad oggi, preferiscono il silenzio.
A questo punto qualcuno si chiederà: cosa racconto della mia azienda a proposito dell’Earth Day? Come mi mostro sensibile al tema della Giornata della Terra?
Vediamo alcuni esempi di post Facebook che possano essere di ispirazione:
Iniziamo da un marchio Automotive, settore spaccato a metà tra chi si avvicina al tema dell’ecologia e chi continua ad ignorarlo perché troppo vulnerabile. Uno dei brand che fa della mobilità a ridotto impatto ambientale un cavallo di battaglia è Toyota. Ecco il suo post.

Il treno è un mezzo di trasporto infinitamente più ecologico rispetto all’auto e ad altri mezzi di trasporto. È su questa leva che si basa l’approfondimento di Trenitalia legato all’Earth Day e pubblicato sulla pagina Frecciarossa.

Passiamo al mondo del giardinaggio e a Leroy Merlin, uno dei marchi più celebri legati al fai da te. In questa giornata ci mostra un video tutorial su Come realizzare un orto.

Un minimo sindacale da tenere sempre presente si traduce in post come quelli della pagina Lete. Certo però non ci si può aspettare grandi interazioni.
earth-day-post-facebook-lete
La pagina Internazionale di Discovery dedica una serie di contenuti monotematici a questa giornata. Tante statistiche sull’inquinamento ma anche sulle conseguenze di comportamenti virtuosi e video come questi due (geniale il secondo che associa i consigli virtuosi a immagini di animali che attirano sempre l’attenzione):

Non può mancare in questa rassegna il post di WWF Italia, pagina chiaramente coinvolta in primissima fila nella difesa del pianeta.
earth-day-post-facebook-wwf-italia
Questo è il video, da manuale del creativo ma anche di alta qualità, della pagina dei biscotti Pan di Stelle.

Lidl tratta la ricorrenza come un’occasione per rimandare gli utenti Facebook ad approfondire a 360 grandi la filosofia CSR dell’azienda
earth-day-post-facebook-lidl-italia
Con le lavatrici Samsung si aiuta a salvare la terra? Io non lo so ma loro supportanti dai dati GFK (citati nella didascalia del post) dicono di si. Ecco il post, video anche questo:

Dunque le strade sono diverse, sia che siate o che non siate direttamente connessi attraverso un servizio o un prodotto alla salvaguardia del pianeta. Tutto quello che dovete fare è guardarvi allo specchio e valutare se in qualche modo sia davvero una causa di cui possiate dirvi “FAN”.

Facebook, cambia la misurazione della copertura organica

Se nei prossimi mesi noterete una variazione, quasi certamente un calo, della copertura organica dei post della vostra pagina Facebook non impazzite nel cercare di capire il perché.
Come spesso è accaduto negli anni Facebook mescola le carte. Lo fa chiaramente con l’obiettivo di migliorare e rendere più attendibili le indicazioni dei propri KPI e ancora ce ne sarebbe di strada da fare.  Ad ogni modo è fondamentale saperlo e valutare se comunicarlo per tempo ai propri clienti in modo che sappiano che confrontare le performance attuali con quelle passate in termini di reach organica non sarebbe sensato come prima.
Questa la comunicazione ufficiale di Facebook:
“Abbiamo aggiornato la copertura organica per le Pagine in modo che la sua misurazione sia coerente con quella della copertura a pagamento per le inserzioni nella sezione Notizie. […]
Come viene calcolata la copertura organica
In base alla nuova definizione, la copertura organica viene contata quando un post non a pagamento viene visualizzato sullo schermo di una persona. In precedenza, la copertura organica veniva contata quando veniva posizionato un post non a pagamento nella sezione Notizie di una persona, indipendentemente dal fatto che venisse visualizzato o meno sullo schermo.”
Insomma, secondo quanto dice Facebook, l’indicazione sulla copertura organica d’ora in poi dovrebbe essere più veritiera contando solo chi effettivamente fruisce del post e non solo quelli che potenzialmente lo vedrebbero nel proprio feed ma di fatto non è detto che scorrano i post precedenti fino a visualizzare davvero quello in questione. Questo metodo di misurazione, lo scopriamo ora, era giù così per i post a pagamento.
Per avere indicazioni pratiche ho provato a confrontare la copertura organica tracciata con il nuovo metodo con quella tracciata con il metodo precedente. In media la reach dei vari post tende, ovviamente, a decrescere. Non so perché in alcuni casi sembra un minimo salire ma mi chiedo come possa mai un post essere visualizzato su uno schermo senza essere già anche presente nella sezione notizie. Mi domando quindi se non ci sia qualcosa che occorra rivedere nel conteggio o quantomeno spiegarci meglio da parte di Facebook.
nuova-copertura-organica-facebook
Naturalmente fatemi sapere cosa succede nelle vostre pagine d’ora in avanti.
 
 

[Dati] Le App più scaricate in Italia a Febbraio 2018. Instagram domina!

Torno a scrivere un post sui trend legati alle app più scaricate in Italia. Prendete questa classifica come al solito come spunto per eventuali ragionamenti sulle dinamiche di comunicazione e le tendenze rilevanti legate al periodo d’analisi e per strutturare di conseguenza eventuali attività di content production piuttosto che per decidere dove è meglio far vivere le vostre azioni di marketing digitale.
Per chi abbia voglia di dare un’occhiata alle precedenti classifiche in modo da constatare cambiamenti in usi e costumi digitali legati al mondo delle applicazioni ecco i link:

Venendo invece alla classifica di Febbraio ecco riapparire quello che da quando ho iniziato a fare queste analisi è il trio immancabile e intoccabile della top ten: WhatsApp, Facebook Messenger e Facebook. Intoccabile fino ad un certo punto però perché diversamente rispetto alle analisi precedente nessuna di queste occupa il primo gradino del podio. Questa volta è un’altra delle app made in Facebook a trionfare: INSTAGRAM.

Facebook resta il produttore di app con il maggior numero di download complessivi legati alle proprie presenti nei vari store online.

Le App più scaricate in Italia Febbraio 2018 - classifica - Fonte: App Annie
Fino all’inizio del 2018 la posizione in classifica dell’app fotografica era sempre oscillata tra la sesta e la terza posizione. Ma con l’anno nuovo una nuova spinta creativa deve aver preso gli aspiranti fotografi con smartphone portando prima l’app al secondo posto nel mese di Gennaio e poi al primo in quello di Febbraio scalzando WhatsApp che è sicuramente stata l’app regina del 2017.
Insomma…

se state valutando una strategia Social e decidendo su quale canali parlare, iniziate a considerare Instagram come un canale determinante per provare ad intercettare il vostro target.

Non meno interessante la seconda posizione del podio occupata dall’app Wish. La potremmo definire la versione discount di Amazon (per i costi medi dei prodotti), di fatto è si tratta di un ecommerce/marketplace che punta anzitutto sul prezzo basso e, per tipologia di prodotti in evidenza, sull’acquisto d’impulso di piccoli oggetti di intrattenimento o uso quotidiano. Certo se volete potrete trovarci anche la tv o un paio di pantaloni non proprio di marca ovviamente ma per lo più torna utile per acquistare cover per cellulari, anti-stress, cavalletti per fotocamere, giochini vari a prezzi incredibilmente bassi. Unico neo sono i tempi di spedizione. Se con Amazon Prime siete abituati a ricevere il prodotto nel giro di 24/48 ore in questo caso al consegna varia dal mese al mese e mezzo dal momento dell’ordine. Il prezzo del risparmio ma a quanto pare in molti sono disposti a pagarlo.
wish app screenshot
Tra le app più scaricate si confermano Amazon e Spotify, certezze su due trend l’e-commerce e la fruizione di media in streaming che continuano a crescere in maniera costante. Altra conferma la si ha sul fronte delle app capaci di generare maggiori introiti in cui Netflix si piazza al primo posto per la prima volta dopo mesi di primato del gioco Clash Royal.
Tra i trend destinati probabilmente alla fiammata mensile e poi a scomparire dai radar vale la pena citare una sorta di versione digitale dei Mandala ovvero Pixel Art, app al quinto posto tra le più scaricate del mese che permette di ingigantire i pixel e poi colorare un’immagine di partenza seguendo una numerazione basata sulle tonalità.
Pixel Art App screenshot
Chiudo citando un’app che da un annetto torna ad affacciarsi periodicamente nella top 10 ovvero Musical.ly il social network che raccoglie per lo più le fasce giovani in cui ognuno può realizzare un video di pochi secondi in playback utilizzando brani musicali presenti nel database o sul proprio cellulare. Trend divertente e secondo me molto spendibile in declinazioni commerciali per brand di diversi settori.