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Tutti gli articoli di Vincenzo Dell'Olio

Dati sui Social Network di seconda fascia in Italia

Dati sui Social Network di seconda fascia in Italia

Tra le altre cose in questo post spiego perché, nel mese di Agosto, non ho postato nulla (o quasi) su Linkedin.

Analizzare l’interesse nel tempo per i Social Network è un modo per non dare nulla per scontato.

Twitter è morto?
TikTok è davvero così cresciuto?
Che fine ha fatto Snapchat?
LinkedIN è cresciuto durante il lockdown?

L’analisi delle ricerche degli utenti italiani sui 4 social network di seconda fascia (quelli che per volumi vengono dopo Facebook, YouTube e Instagram) mostra alcune tendenze interessanti e utili a chiunque si occupi in modo più artigianale o professionale di Social Media Marketing (vedi grafico sotto):

  • Twitter non è morto. Sono lontani i tempi d’oro (10 anni fa) ma, complici le news e le testimonianze sul Covid19 e l’attività dei politici nostrani, nel 2020 questo canale ha visto una leggera ripresa rispetto ai 2 anni precedenti.
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Italia, volano le vendite online dei prodotti. Un mercato da 22,7 miliardi e 29 milioni di acquirenti.

Italia, volano le vendite online dei prodotti. Un mercato da 22,7 miliardi e 29 milioni di acquirenti.

È indubbio che il lockdown abbia dato la spinta che serviva anche in Italia portando il numero di eSHOPPER a 29 MLN di persone (stima Netcomm) per un valore stimato di ACQUISTI che verranno effettuati nel 2020 pari a 22,7 MLD di euro (stima Politecnico di Milano).

Ecco i dati e le previsioni più importanti emerse oggi durante l’evento dell’Osservatorio eCommerce B2C promosso dal Politecnico di Milano e focalizzato sulle vendite e gli acquisti di prodotti:

⬆️ La crescita del mercato online italiano nel 2020 è di +26% rispetto al 2019, l’incremento in valore assoluto più alto di sempre.

fonte: Osservatorio eCommerce B2C, Politecnico di Milano, 2020

↗️ L’Informatica ed elettronica di consumo vale 6 miliardi di euro (+18%) guidano le vendite di prodotto. Il Food&Grocery genera 2,5 miliardi di euro e con il +56% rappresenta il comparto in maggiore crescita. 

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Pride Month: per molti ma non per tutti. Purtroppo!

Pride Month: per molti ma non per tutti. Purtroppo!

Un brand deve prendere posizione su tutto? Non è necessario, ma su certi temi avrebbe MOLTO senso. 
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Sta terminando il Pride Month, una ricorrenza che quest’anno – forse anche a causa delle limitazioni sugli eventi fisici – ha avuto grande eco Social. Anche i brand si sono esposti più che in passato a favore della libertà di genere.

Sono tantissimi i marchi che hanno scelto di ibridare il proprio logo con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo del movimento LGBTQIA+. Un’attività, se vogliamo banale, ma che più di tante parole definisce il posizionamento di un marchio agli occhi dei propri follower. Alcuni brand come Amazon per il suo Prime Video o Deliveroo hanno addirittura deciso di giocare anche con lo stesso nome del brand per comunicare il messaggio ancora con più forza. 

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Amazon e il tempo dello storytelling

Amazon e il tempo dello storytelling

Non è una sorpresa constatare che nel primo trimestre 2020, periodo parzialmente toccato dal lockdown dovuto al Covid19 nel solo mese di Marzo, Amazon abbia fatto registrare il terzo picco di vendite più alto sempre (i primi due solo collegati a trimestri Natalizi).

Quella che invece sorprende di più è la graduale trasformazione del posizionamento del marchio che sta aggiungendo una crescente volontà di storytelling a quello che, fino a poco tempo fa, era “semplicemente” il sito di eCommerce più visitato ed efficiente al mondo.

Nello specifico già in home page ci si imbatte nel rimando alla sezione delle Storie che, nelle ultime settimane, ha messo in evidenza il contributo di Amazon nel periodo d’emergenza con donazioni e attività di foundrasing a favore della Croce Rossa Italiana (vedi il video).

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Perché Audi e Alfa parlano di Zanardi e BMW no!

Perché Audi e Alfa parlano di Zanardi e BMW no!

Pochi personaggi uniscono come Alex Zanardi e pochi sono gli “esempi” che oggi definirei degni di questo appellativo. Credo siano in pochi quelli che, in qualche modo, non si siano sentiti toccati dall’incidente occorso allo sportivo durante una manifestazione di handbike.

Sono migliaia i contenuti e gli incoraggiamenti comparsi sui social a firma di personaggi famosi così come di persone comuni. Tutti uniti sotto l’incitazione: FORZA ALEX!

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