Amazon Prime Day, i dati di un successo inarrestabile

Quest’anno, con il Prime Day esteso a 48 ore, gli analisti stimano che le vendite globali di Amazon oscilleranno attorno ai 6 miliardi di dollari.
In attesa dei dati ufficiali una cosa è certa: al suo quinto anno questo evento è ormai diventato un’istituzione tra i “momenti di consumo” online al pari del Black Friday e del Cyber Monday.

Anche grazie all’estensione temporale che ha visto il Prime Day passare gradualmente da una a due giornate le vendite sono cresciute anno su anno a ritmo costante. Ciò ha consentito ad Amazon di raggiungere diversi obiettivi:
- aumentare (ovviamente) i propri fatturati
- raccogliere un maggior numero di dati sulle abitudini di consumo e i profili dei propri clienti in modo da poter offrire loro esperienze e proposte sempre più personalizzate
- risvegliare la fame di “shopping” degli utenti dormienti
- accrescere la lista dei propri utenti Prime (quelli a cui sono riservati gli sconti). Si stima infatti che, con il pretesto degli sconti prime, una famiglia su 10 non abbonata a Prime lo diventerà proprio nel corso dell’evento commerciale.
Ma non finisce qui:
- Adobe Analytics stima che siano cresciuti mediamente del 12% gli incassi di un venditore rispetto ad un qualunque altro inizio settimana.
- I retail più grandi invece potrebbero aver visto crescere le proprie vendite durante l’evento addirittura del 64% rispetto alla media
- Sono milioni i dispositivi venduti compatibili con Alexa attraverso cui Amazon entra sempre di più nelle nostre case anche al di fuori di PC o Smartphone
- CommerceIQ ha stimato che nelle prime nove ore dell’evento sono triplicate rispetto alla media le vendite dei prodotti di consumo (es. detersivi, carta igienica, generi alimentari non deperibili)