Ecco una fotografia dello stato dell’arte del Mobile Marketing. Parto da alcuni dati condivisi durante il convegno degli Osservatori del Politecnico “Customer journey sempre più Mobile: ready for the next level?”.
riassumo qui i più importanti:
- Il tempo medio trascorso a navigare da Mobile rappresenta il 64% del totale speso online ed è pari a circa 45 ore al mese per utente. Di queste, l’88% è consumato all’interno di un’App
- Per 3 Mobile Surfer su 4 lo Smartphone entra a far parte del processo d’acquisto per informarsi su prodotti e servizi di proprio interesse o, come succede nel 42% dei casi, anche per effettuare l’acquisto stesso.
- il 37% degli utenti accede alla rete solo ed esclusivamente attraverso un dispositivo Mobile.
Partendo da questo presupposto è naturale che tutto il mondo del Marketing e dell’Advertising stia ripensando investimenti, strategie e formati con i quali è possibile raggiungere il consumatore sul proprio smartphone. Ma non solo adv, il Mobile ha la possibilità di fornire servizi ed esperienze aggiuntive a business tradizionali: dal customer care ai pagamenti smart, dalla Realtà Aumentata alla digitalizzazione dei processi passando per le prenotazioni, la fruizione delle promozioni e dei codici sconto. Ma è solo il primo gradino che porta poi alla nascita di nuovi servizi pensati e costruiti proprio sull’esperienza Mobile come Car o Bike sharing, Banche Mobile Only piuttosto che dispositivi “intelligenti” basati sull’internet of things.
Tornando alla prima delle strade citate, ovvero all’arricchimento dei processi di Marketing va rilevato che:
- Il mercato del Mobile Advertising in Italia continua a crescere (+49%) e nel 2017 supera il miliardo di euro, rappresentando così il 40% del mercato digitale e il 14% del totale mezzi e gli OTT (Google e Facebook) coprono da soli il 78% del mercato della pubblicità mobile.
- Cambiano i formati e su tutti a primeggiare è sicuramente quello Video che, con una crescita di investimenti del 126% nell’ultimo anno, ha superato la Keyword Advertising.
- C’è poi un’attenzione crescente delle aziende verso i dati, maggiore consapevolezza sulle loro potenziali applicazioni a supporto di decisioni e per la costruzione di strategie ad hoc. Tuttavia dal punto di vista culturale ancora la figura del Data Scientist è poco utilizzata e integrata nei processi aziendali. Ultimo fattore da considerare è l’adeguamento necessario alle nuove regole del GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati in vigore da maggio 2018) che potrà influire sulla raccolta e l’utilizzo degli stessi.
- Ultimo passaggio riguarda, come sempre quando si parla di Marketing, la misurazione. Trend e sfide da affrontare riguardano la crescente (e necessaria) adozione di modelli in grado di tracciare l’intero custormer journey dell’utente che è naturalmente multi-device e tanto online quanto offline con una forte relazione potenziale di ogni attività sul traffico instore. Le limitazioni tecniche ancora presenti sulla misurazione cross-device e la nascita di formati particolari come l’adv in-app sta portando alla nascita di player di settore altamente specializzati.